Analisi competitor Twitter. Come ogni altra realtà aziendale, anche nei social media è necessario fare un po’ di benchmarking e analisi della concorrenza. Stando ad alcune ricerche effettuate sull’andamento delle start-up e le aziende giovani, molte di queste falliscono per il semplice motivo che non basta un’ottima idea per proporsi sul mercato. Bisogna analizzare i competitor ed essere consapevoli che con tutta probabilità esistono molti altri business simili.
Qualunque sia la vostra attività, non si può prescindere da analizzare puntualmente quello che sta facendo la concorrenza. Questo è valido specialmente per i social media, un settore ancora relativamente nuovo se paragonato al business tradizionale. Un settore in continua evoluzione in cui le strategie devono essere costantemente aggiornate per rimanere al passo con i cambiamenti software e le tendenze del loro uso.
Uno degli strumenti che approfondiremo oggi in particolare sono Twitter e alcuni ultili tool ad esso collegati. Dato per spacciato troppe volte e con troppa facilità, soggetto a turbolenze azionarie dovute a ripetuti annunci di acquisizione, Twitter rimane uno dei social network principali, e una delle piattaforme più utilizzate dalle aziende: quindi un luogo ideale dove analizzare la concorrenza.
Analisi competitor twitter: per iniziare
Esistono svariati strumenti per l’analisi della competizione su Twitter, alcuni dei quali sono costosi tool professionali dedicati alle grandi aziende. Ne vedremo alcuni anche noi in questo post. Tuttavia non è indispensabile spendere enormi cifre di denaro per capire la strategia dei nostri competitor e soprattutto non può sostituire delle analisi fondamentali ma piuttosto semplici, che si possono effettuare usando un po’ di pazienza, costanza e buonsenso.
Una di queste è la cara vecchia ricerca di keywords. Si inizi con una lista di parole chiave piuttosto breve, dalle 10 alle 15. Intuitivamente deve contenere il nome delle aziende della concorrenza, dei loro prodotti, il nome di figure di rilievo all’interno della stessa. L’elenco deve essere mantenuto aggiornato, e contenere sia il macrosettore di riferimento, sia essere perfezionato via via con termini più specifici. L’idea è quella di creare un elenco incrementalmente preciso e di utilizzarlo con frequenza.
Analisi competitor Twitter: Twitter ti da una mano
Uno degli strumenti che si possono utilizzare a questo punto è messo a disposizione da Twitter stesso. Se conoscete Twitter Analytics, significa che avete familiarità con le feature del social e conoscerete senz’altro anche la ricerca avanzata di Twitter e le liste.
La ricerca avanzata di Twitter è un potente tool integrato nel social network, che permette di cercare parole, frasi esatte, hashtag, parole da escludere, filtrandole ulteriormente per utente, luogo geografico, lingua, e perfino semantica. In più le ricerche si possono salvare, fino ad una ventina di esse, o si possono creare (molto utile) dei widget che ci manterranno sempre aggiornati sulle nostre keyword.
Per quanto riguarda le liste, è consigliabile creare delle liste private coi propri concorrenti per tenerli d’occhio senza che ne siano troppo consapevoli. Considerate che molto probabilmente anche loro stanno facendo lo stesso, e che avrete un’idea “discreta” e qualitativa di quello che propongono.
Da Topsy a Moz
Tra gli strumenti che si potevano utilizzare per le ricerche e le analisi competitor Twitter fino a qualche tempo fa c’era sicuramente Topsy, chiuso da Apple (che lo aveva acquistato e che forse ha integrato le sue funzioni all’interno delle sue applicazioni) il dicembre dello scorso anno. Ma in rete si possono trovare altri strumenti utili.
Un tool molto utile è certamente SocialMention, che assembla l’user generated content di tutto l’universo (cosi dichiara ironicamente: naturalmente si riferisce ai social media) in una comoda e veloce analisi. SocialMention analizza quello che si dice su molti social network (da Youtube a Facebook a Twitter) in tempo reale. Per ogni ricerca, ci restituirà quattro caratteristiche fondamentali: forza, “sentiment”, “passion” e “reach”. Ci dirà chi sta dicendo cosa, gli utenti attivi, gli hashtag correlati, e molto altro. E’ anche possibile creare dei comodi alert (vi consigliamo di farlo) quotidiani.
Altro tool davvero molto utile (disponibile gratuitamente ma con feature a pagamento) è FollowerWonk. Creato dal team di Moz (azienda che da un decennio si occupa di SEO ai massimi livelli), usato perfino dalla Xerox, dal Dicembre 2015 FollowerWonk è diventato una vera e propria applicazione standalone che permette delle approfondite analisi di Twitter.
In particolare permette di trovare utenti cercandoli attraverso le bio, comparare gli account Twitter per scovare quelli che si sovrappongono per interessi e business, analizzare i follower (propri e altrui) e mette a disposizione una serie di strumenti di ottimizzazione per rendere il nostro social graph “affilato come un rasoio”. Sicuramente da provare, anche nella sola variante gratuita.
Utilizzate altri strumenti? Volete condividere con noi qualche suggerimento? Fatecelo sapere nei commenti.