Blippar è un app che introduce un’innovazione nell’idea stessa di motore di ricerca: inquadrando un oggetto con uno smartphone è possibile ottenere descrizione e informazioni sull’oggetto stesso, informazioni che vengono fornite sulla base dell’analisi e il riconoscimento effettuati sull’immagine da blipparsphere, il browser visivo utilizzato dall’app.
Blippar: come funziona
Come prima accennato, se inquadriamo un oggetto con la fotocamera del nostro dispositivo mobile dopo qualche secondo di attesa iniziano a comparire sullo schermo dei widget circolari che vanno a posizionarsi in basso nella schermata; cliccandoci sopra si apre un cloud pieno di contenuti relativi all’oggetto inquadrato. Avremo così accesso a link, articoli, immagini, filmati, pagine prodotto.
Va detto che non sempre l’app è in grado di riconoscere tutti gli oggetti della quotidianità, ma è invece più affidabile nel riconoscimento delle opere d’arte e dei brand. Per alcuni oggetti abbiamo per ora solo risultati molto generici e non sempre del tutto pertinenti, tuttavia l’idea stessa ha aperto le porte a nuove opportunità.
Marketing non convenzionale
La startup londinese ha dato vita a interessanti collaborazioni con numerosi brand: dai biscotti ai cosmetici, sono ormai numerosi i prodotti sui quali possiamo fare “blip” per accedere a contenuti inediti e a promozioni speciali.
Un giornale di informazione cinematografica ha attivato una campagna in partnership con Blippar che prevede che quando inquadriamo con lo smartphone la copertina della rivista otteniamo l’accesso a trailer esclusivi e a un concorso a premi.
Se invece attiviamo l’app mentre ci troviamo in classe economica sulla linea aerea Emirates avremo accesso a intrattenimenti esclusivi per aumentare il comfort del viaggio (playlist con musica rilassante, videogiochi, consigli sul benessere).
Il riconoscimento facciale
Blippar ha annunciato che a breve potrebbe introdurre una nuova funzionalità in grado di riconoscere i volti inquadrati dallo smartphone. Scopo dichiarato è mettere a disposizione degli utenti un nuovo strumento social associato a ciò che abbiamo di più unico e personale, il viso.
La possibilità di inserire nell’app il proprio volto, sarà una funzione messa a disposizione di tutti gli utenti. Partendo da un selfie sarà possibile creare un profilo facciale in realtà aumentata. Quando verremo inquadrati con l’app attorno al volto compariranno una serie di widget, link di accesso a informazioni come interessi, gusti musicali, foto, profili social e altro.
In occasione del lancio del nuovo strumento Blippar ha creato 70.000 profili facciali di celebrità. L’app riconosce i volti non solo da un’inquadratura dal vivo, ma anche attraverso foto e filmati.
Va sottolineato che gli utenti che decidono di rendere riconoscibile il proprio volto dall’app, possono decidere se le informazioni che compariranno possono essere condivise da tutti o solo da alcuni.
Le implicazioni etiche e giuridiche
Se questa novità può aver scatenato l’entusiasmo di alcuni social addicted, è altrettanto vero che in molti hanno sollevato dubbi ed espresso perplessità per tutte le implicazioni in merito alla tutela della privacy. Per questo i responsabili di Blippar si sono impegnati a rassicurare l’opinione pubblica: gli utenti avranno pieno controllo del proprio profilo in realtà aumentata e sulle informazioni che vogliono mostrare. Inoltre hanno assicurato che la procedura di inserimento del profilo esclude la possibilità che un utente possa inserire la foto di qualcun altro.