Come promuoversi in un contesto come del web quello attuale: valorizzare freelance e attività connesse. Molti sono restii ad applicare con coraggio il marketing ad attività personali: mancano la voglia, le competenze. Magari anche quel grammo di narcisismo, quel “sapersi vendere” di cui si parla molto spesso.
A volte chi lavora solo, sul web, come i freelancer di vario tipo, spera unicamente nel word of mouth, che ha certo la sua importanza ma non è sufficiente, se non abbinato ad una seria attività di promozione. A volte mancano alcune competenze tecnologiche, a volte si sottovaluta la portata di una buona attività su internet. Non significa certo trattare sé stessi come si farebbe con un brand, ma qualcosa che ci si avvicina. Vediamo qualche consiglio.
Valorizzare freelance e affini: il primo passo
Ogni attività di marketing comincia con una segmentazione del mercato. Da un lato bisogna essere limpidi nei servizi offerti, dall’altro, dalla parte della domanda, bisogna essere sicuri di andare a interpellare il target di riferimento giusto con gli strumenti adatti. Fortunatamente, viviamo in un mondo praticamente senza “gradi di separazione”, e il web ci aiuterà in questo senso.
I primi step ruotano attorno ad alcune domande chiave: chi sono i nostri potenziali clienti (rispetto all’attività che svolgiamo) e come possiamo fare per raggiungerli. Inoltre, tali potenziali clienti, come acquistano i servizi che anche noi forniamo? Ancora: chi seguono su Linkedin, Twitter, Facebook?
Un benchmarking di chi offre già questi servizi ci servirà da canovaccio per la nostra attività di marketing. Se ad esempio un altro freelance svolge attività simili alle nostre con un rilevabile successo, sarà bene adottare le sue pratiche. E successivamente, magari, anche contattarlo. Ma lo vedremo in un altro punto.
Un approccio professionale
Un primo consiglio, anche molto banale, ma che perfino nel 2017 non tutti seguono: crea un tuo sito web. La professionalità passa anche attraverso un primo fondamentale e serio approccio tecnologico, cioè conoscere tool e processi che governano le relazioni e il lavoro attuali. Il sito web è molto utile anche per fornire informazioni aggiornate ai tuoi clienti e per ovvie ragion di SEO: alcune aziende utilizzano addirittura il loro blog ufficiale solo in quest’ultimo senso.
Ma il sito web, ben costruito (magari tramite uno dei comodi strumenti messi a disposizione dal web come WordPress, a costi ridotti; o un nuovo sito “leggero” e cool customizzato in Javascript) dà anche informazioni rilevanti: il nostro portfolio di attività, il nostro curriculum, i servizi offerti. Insomma, un passo a cui si deve dare la necessaria importanza. Chiarirà il vostro approccio professionale.
Valorizzare freelance e affini: con i Social Media
Nel nostro blog ci occupiamo quotidianamente di social media marketing: le ultime tendenze, le innovazioni tecnologiche, i social network che nascono, quelli più adatti alla promozione di una certa attività, le tecniche per Instagram o Twitter, eccetera. Leggerlo (iscrivendovi alla newsletter) può essere un buon modo per iniziare a tenere d’occhio il mondo in evoluzione dei social.
Essenzialmente, i social media sono un modo per creare brand awareness, costruire relazioni professionali, avere nuove idee di business, entrare in contatto con nuovi clienti, e trasformare potenziali clienti in clienti veri e propri. E’ possibile misurare anche il tempo speso sui social media, la sua specifica ROI, come abbiamo visto: quindi non un’attività svolta “a caso” ma con tempi, scopi e costi specifici. Genericamente si dice “fare networking” o “fare rete”. Sono metodi che funzionano, ma i social vanno monitorati ed usati con costanza, specie in una fase in cui il freelance non è ancora molto conosciuto.
Valorizzare freelance e affini: fare Networking con altri freelance
Le collaborazioni in particolare possono assumere la forma del guest blogging: si tratta di una vera e propria tradizione di scambio, che prevede la scrittura in blog di altre persone, che poi a loro volta daranno dei contributi alla nostra pagina. E’ una pratica anche divertente, che permette di variare magari un po’ il punto di vista che darebbe il singolo, arricchendo di contenuti i rispettivi siti web.
Un altro aspetto importante della relazione con altri freelance è quella di poter contare su di una forza lavoro maggiore, anche per progetti che magari non possiamo seguire direttamente.
Lavorare insieme permette di scomporre le nostre varie attività e spesso di “prestarsi” o indirizzare i nuovi clienti a un professionista adatto. Attualmente, questo “fare rete” potrebbe essere visto come un’azienda dai molteplici servizi (ad esempio grafici, informatici, di copy) decentralizzata. Oltre ad avere un effetto positivo psicologico: l’arricchimento personale che deriva dal contatto con altri professionisti.
Siete freelance e adottate altre tecniche? Fatecelo sapere.