Nuovi tool per moderare i commenti su Instagram. Se ne sentiva il bisogno? Evidentemente sì, visto che da quelle parti non fanno nulla a caso. Gli strumenti sono due, almeno per ora, sono usciti in varie lingue e promettono di migliorare, e di molto, l’esperienza degli utenti di Instagram.
Il loro segreto? Concetti un po’ esoterici, come il machine learning e l’intelligenza artificiale, a quali ci stiamo pian piano abituando, visto che gli algoritmi intelligenti stanno facendo il loro ingresso nelle nostre vite in modo sempre più marcato.
Commenti su Instagram: come funzionano
L’annuncio, di cui avevamo parlato brevemente la scorsa settimana, viene dall’account ufficiale di Instagram stesso. Il social network ha annunciato in pratica di aver reso disponibili due sistemi nuovi di zecca che servono a moderare e censurare i contenuti sotto i post pubblicati dagli utenti. Su internet haters, disturbatori e troll sono sempre in agguato, e il social dei selfie non fa eccezione.
I tool come detto sono due, specifici per due compiti diversi: uno riconosce i commenti offensivi, mentre l’altro si occupa di commenti pubblicitari, la cosidetta “spam”.
Riconoscerete a naso questi ultimi, perchè solitamente sono creati da bot automatizzati che “riempiono” il post di materiale non offensivo ma sicuramente fastidioso.
Commenti su Instagram: AI per renderci più educati
Questi strumenti di filtraggio avranno il compito di “censurare” o eliminare se preferite i commenti molesti e fuori tema, commenti che tra l’altro violano le regole del socila netwrok. La principale caratteristica del secondo filtro è che il suo lavoro avverrà del tutto in autonomia. E’ per ora disponibile in 9 lingue, purtroppo non in in italiano.
Per quanto riguarda il primo, invece, ancora una volta il resto del mondo (di nuovo, Italia compresa) dovrà aspettare un po’: creare degli algortimi intelligenti che riconoscono il linguaggio naturale è piuttosto difficile, ragion per cui i programmatori di Instagram si sono dedicati a questo compito nella loro lingua madre, l’inglese. Per chi non volesse la moderazione, comunque, è possibile disabilitare il filtro.
Queste due nuove feature vanno a sostituire i tradizionali sistemi di moderazione, e come detto, sarà possibile averli nella sezione commenti (a video e foto, anche in diretta: non male). Con un po’ di tempo, saranno estesi a gli utenti di tutte le lingue. La differenza principale con gli altri strumenti di moderazione è la possibilità per quelli di cui stiamo parlando di “migliorare” costantemente.
Un po’ come il cervello umano, insomma, ecco perchè si utilizzano concetti come “l’apprendimento”: un sistema che si perfeziona nel tempo e che ha già alle spalle milioni di commenti valutati, e che promette di raggiungere in breve una comprensione (anche se limitata) del 100% dei contenuti offensivi.
Che dire: non piacerebbe un po’ a tutti vedere all’opera questo tipo di filtri anche negli altri social network, magari contro l’hate speech? Oppure sarebbe un’indebita interferenza contro la libertà di espressione, seppure in una delle sue forme più controverse? Forse le macchine ci aiuteranno ad essere più educati.