A fine anno è sempre periodo di bilanci, di resoconti ma anche di prospettive sull’anno che sta per arrivare. E nel marketing questa tradizione viene sempre rispettata, soprattutto da quando il digital ha preso il sopravvento. Eccoci qui infatti a parlare dei Content marketing trend 2018. Tendenze che fino ad ora avevano sempre parlato di brevità, di less is more e di tanti altri concetti simili. Il 2018, invece, pare possa andare in controtendenza e dimostrare che nella lunghezza l’utente riesca a sentirsi più a suo agio. Ad oggi infatti, per esempio, sono proprio i video che durano più di un minuto e mezzo e i testi da più 200 parole ad avere i risultati migliori.
Content Marketing trend 2018: cosa sta cambiando?
Potremmo forse parlare di rivoluzione in atto? Forse è presto ma i primi segni parlano di una netta controtendenza, passando da un consumo di grande quantità di contenuti ad una scelta ponderata di contenuti rilevanti. Facebook, ad esempio, sta seguendo questo trend e attraverso il suo algoritmo mette e metterà sempre più in evidenza i video dalla maggiore durata e al tempo stesso in grado di mantenere alto l’interesse. Anche Instagram sta seguendo questa linea: la nuova feature infatti permette di mettere in evidenza le Stories più rilevanti per noi e per i follower.
Quindi i content marketing trend 2018 possono ridursi sostanzialmente a quattro: maggiore durata, più qualità , meno contenuti e personalizzazione. Sembra proprio questa la formula vincente dopo tanti anni di produzione incontrastata di contenuti anche dalla qualità non proprio eccelsa: dunque una strategia oculata, con pochi contenuti ma di valore, sarà il punto centrale per il successo nel nuovo anno. Pubblicare una volta al giorno, così per la paura di perdere attrattività, non serve, anzi spinge molti utenti a smettere di seguire la pagina in questione. Ed eccoci infine alla personalizzazione, anzi al Personal Content Marketing, ovvero il quarto e ultimo trend del 2018. Una tendenza che spinge sempre più i contenuti ad essere personalizzabili e quindi più coinvolgenti per chi li guarda.
E voi, cosa ne pensate? Siete d’accordo?