160 caratteri per dire chi siamo
Lo spazio che Twitter ci concede per personalizzare il nostro account è relativamente poco: possiamo inserire un testo di 160 caratteri al massimo. Ma per ottenere una bio Twitter efficace possono bastarne molti di meno.
Quando qualcuno digita il nostro nome sui motori di ricerca, la descrizione del nostro profilo compare tra i risultati: è evidente quindi che una bio ben scritta può essere un valido strumento di marketing e autopromozione.
Condensare informazioni, esperienze ed emozioni
Da dove partire?
Possiamo iniziare con il pensare a quale immagine di noi stessi vogliamo dare e quali sono le caratteristiche che vogliamo mettere in luce: ad esempio è piuttosto diffusa l’abitudine di inserire nella prima parte della bio informazioni sulla nostra professione e nella seconda parte qualcosa di noi stessi che esprima la nostra personalità e le nostre passioni.
Lo scopo è quello di ottenere un profilo bilanciato che ci identifichi come professionisti ma al tempo stesso anche come esseri umani.
Per descrivere la nostra professionalità:
- usiamo frasi molto brevi;
- utilizziamo un linguaggio adatto usando le parole in uso nel settore in cui operiamo;
- descriviamo il nostro lavoro in modo chiaro e diretto: autore, esperto, fondatore son termini in alcuni casi abusati, ma se utilizzati in modo corretto aiutano gli utenti ad identificarci senza equivoci.
Tuttavia per riuscire a creare una bio in grado di far notare ed emergere il nostro profilo occorre ricercare uno stile personale e originale: per fare questo iniziamo con l’evitare di utilizzare le stesse espressioni che usano tutti. Guardiamo le bio dei nostri follower e delle persone che seguiamo e cerchiamo di individuare queste espressioni e cerchiamo di riscriverle in modo diverso per differenziarci.
Connettere la bio Twitter
Per rendere facilmente ricercabile il nostro profilo nel motore di ricerca interno può essere molto utile aggiungere l’hashtag alle parole che indicano la nostra professionalità:
“#Socialmedia specialist“
“strategie di #WebMarketing e #SocialMediaMarketing”
ad esempio.
Altrettanto importante è utilizzare l’ @ per linkarci ai profili delle aziende con le quali collaboriamo, sia nel caso in cui si lavori in rapporto di dipendenza sia nel caso di una collaborazione professionale.
Inoltre possiamo vivacizzare la bio usando caratteri speciali, che ci aiutino a far visualizzare meglio i concetti che esprimiamo. Molte pagine web offrono questo servizio, tra gli altri : i2symbol, Twitter Symbol
Non va dimenticato poi l’inserimento di un link al proprio sito, o in mancanza di questo alla pagina di LinkedIn, o a qualunque altra pagina che possa offrire utili informazioni a chi visita il nostro profilo.
Il lato umano
Differenziarsi rispetto alla moltitudine di profili presenti su Twitter significa mostrare noi stessi nella nostra unicità. E’ importante far sapere che dietro al profilo esiste una persona vera: per questo i profili sono spesso accompagnati da brevi note che raccontano passioni, sogni, convinzioni.
Ma non solo: nella bio Twitter trova spazio anche e soprattutto la descrizione dei progetti nei quali siamo coinvolti, ma anche i riconoscimenti, i titoli e i risultati ottenuti.
E’ buona abitudine aggiornare spesso il profilo, perché anche questa azione aiuta a tenere accesa l’attenzione dei nostri follower.
Aspetti non verbali: l’importanza dell’immagine del profilo
Non sono tanto le parole che catturano l’attenzione dell’internauta, ma le immagini: quindi bisogna curare l’immagine del profilo in modo particolare perché ci identifica in un istante agli occhi degli utenti.
Se ci stiamo occupando di un profilo aziendale dobbiamo considerare il fatto che il logo aziendale accompagnerà ogni tweet, quindi è necessario che sia ben visibile. Facciamo più prove in tal senso e usiamo la versione del nostro logo meglio visibile in piccolo.
Un discorso simile può essere fatto per i profili personali: in questo caso va preferita un’immagine in primo piano, che identifica la persona e la rende comunque riconoscibile anche in dimensioni ridotte.
Approcci diversi
Osservando i profili Twitter di persone più o meno celebri, possiamo individuare alcuni stili dai quali prendere spunto per elaborare una nostra bio Twitter efficace e originale.
Abbiamo i profili biografici, dove in appena 160 caratteri si riassume una vita intera: lavoro, hobby, passioni, idiosincrasie.
Ma i profili più originali sono senza dubbio i minimal, spesso usati usati dalle celebrità: poiché non c’è l’esigenza di spiegare la propria attività, il riassunto diventa un’opportunità per mostrare il lato più autoironico della personalità.
Infine un altro approccio interessante e da provare è quello di parlare direttamente ai propri interlocutori: in una descrizione di questo tipo è possibile integrare con facilità una “call to action”, per invitare utenti e follower ad intraprendere un’azione: iscriversi a una newsletter, partecipare a un corso, approfittare di un’offerta.
Fonti: OneQube, Rethink, dlvr, SocialMediaExaminer, Ninja Marketing