E-commerce Strategies, l’evento dedicato alla valorizzazione delle strategie di business per ottenere il massimo rendimento dallo store online, si terrà quest’anno il 14 dicembre 2016 presso la Sala Palladio alla Fiera di Vicenza.
Per l’occasione, abbiamo intervistato Andrea Cappello, CEO di Studio Cappello.

1. Quali sono le novità che caratterizzano la 4° edizione di E-commerce strategies?
Ecommerce Strategies si pone l’obiettivo di guidare gli imprenditori nel percorso del digital commerce. Digital commerce si basa essenzialmente su due concetti:
● eCommerce è Commerce tout court;
● il marketing è digital.
Questo spiega come mai molte aziende oggi, nonostante i primi passi nel fare eCommerce, si sono incagliate su crescite poco performanti o su risultati economici poco soddisfacenti. Le motivazioni, che hanno portato le aziende ad investire sull’eCommerce, ad oggi sono essenzialmente due: reagire ad una débâcle generalista di fare Commerce tradizionale, che per molti significa perdere quote di mercato e fatturato; portare a casa soldi potendo utilizzare un nuovo canale di vendita, soprattutto svuotando il magazzino.
Per poi scoprire che, spesso, né l’uno né l’altro obiettivo può essere perseguito efficacemente aggiungendo un carrello online.
Il motivo di tale débâcle è semplice ma complesso: eCommerce non è un nuovo canale di
vendita, ma più in generale, è un nuovo modo di intendere il rapporto consumatori/prodotti/aziende. “Il processo d’acquisto è definitivamente cambiato”
Il consumatore oggi può decidere e preferire prodotti con maggior facilità. Il mobile ha
cambiato il modo di percepire e vivere il mondo. I consumatori confrontano facilmente le esperienze di acquisto valutando prodotti, prezzi, servizi, e-shop e negozi (fisici). Si muovono tra marketplace, aggregatori, intermediari, facilitatori, influenzatori, siti aziendali.
La multicanalità è la prassi che vede l’acquirente passare dal negozio fisico al mondo offline
spostandosi di device in device (PC e mobile) al variare della fase in cui si trova nel processo di acquisto.
Fare Ecommerce non significa andare online con un carrello e investire in promozione.
Significa concepire un modo smart di fare impresa, che richiede nuovi modelli organizzativi, declinazione di nuove strategie, governance di progetto, fornitori digital e tecnologie.
Significa poi valutare costi, tempi e risorse umane.
E significa governarli con nuovi strumenti e strategie. Alcune delle quali presenteremo a
Ecommerce Strategie.
2. Come avere successo con l’eCommerce? Qual è la formula che permette alle imprese di trasformare i “7 Vizi Capitali dell’eCommerce” in Virtù?
Se si metabolizza che il processo d’acquisto è definitivamente cambiato e che l’omnicanalità
è la prassi, occorre abbandonare i modelli tradizionali con cui fare marketing e vendita e abbracciare quelli nuovi governati dal digital. Dove il mobile è diventato uno strumento indispensabile per la vita quotidiana e sempre più è il punto di contatto tra aziende prodotti. Prima di un acquisto, durante un acquisto, dopo l’acquisto.
In un mercato dove non è più il prodotto protagonista ma lo sono i servizi di supporto e di
commodities per il cliente, solo creando una vera e unica Value Proposition è possibile smarcarsi dai concorrenti a portata di click che possono soddisfare bene e meglio le esigenze dei clienti.
I vizi del fare marketing tradizionale sono un freno devastante per gli imprenditori che non hanno ancora metabolizzato il mondo attuale. E le conseguenze le vediamo anche nel modo in cui fanno eCommerce: apro il negozio (il sito eCommerce), ci metto il commesso (un incauto store manager), faccio pubblicità (un po’ a Google, un po’ a Facebook, un po’ ai Centri Media), e volantino in giro (invio email e posto aggiornamenti sui social). Se questo modo di fare può portare qualche euro in tasca agli apripista nell’online, non risolve il problema più complesso delle esigenze del nuovo consumatore, fatte di scelte rapide, risparmio di tempo e di denaro, consegne veloci e ovunque, garanzie alte, esigenze di riconoscimento e customizzazione dell’offerta, comunicazione efficace calda e semplice.
3. Il programma di Ecommerce Strategies è davvero ricco anche quest’anno, quali
saranno i temi centrali dell’evento?
Il tema è essenzialmente uno: il nuovo processo di acquisto. Che a cascata sta toccando tutto il modo di fare azienda. Nella gestione dell’organizzazione, nel modo di vendere, nella gestione dei negozi, nel modo di gestire i clienti soprattutto nel come personalizzare la comunicazione con loro, nel fare marketing, nel fare web marketing. Mi viene in mente un cliente di Studio Cappello con il quale, applicando tecniche di analisi della customer journey e dei touch point nella fase di ricerca online, abbiamo ottimizzato i budget e le campagne Adwords portandolo a performance d’eccellenza nelle vendite, tanto da farlo diventare un caso studio di Google (che porteremo anche all’evento).
4. L’eCommerce in Italia è in crescita costante: come riassumere lo scenario attuale
del settore?
L’eCommerce nel 2016 in Italia fa segnare un +18% con quasi 20 miliardi di euro tra prodotti
(9 miliardi) e servizi (11 miliardi). La penetrazione dell’eCommerce sul totale acquisti Retail
sale al 5%.
Nel 2016 i consumatori che hanno effettuato almeno un acquisto online nell’anno crescono
del 7% e sono 19 milioni (60% degli internet user). Tra questi gli acquirenti abituali che
effettuano almeno un acquisto al mese sono 12,9 milioni e generano il 91% della domanda totale eCommerce, spendendo online in un anno una media di 1.382 euro. Tale bacino di utenti è decisamente inferiore a quello dei principali mercati eCommerce europei: in UK gli web shopper sono 48 milioni (l’85% degli internet user), in Germania 55 milioni (l’81% degli internet user), in Francia 41 milioni (il 76% degli internet user).
Interessante il dato sull’Export, inteso come il valore delle vendite da siti italiani a consumatori stranieri, che cresce nel 2016 del 17% e supera i 3,4 miliardi di euro.
L’Abbigliamento è il settore che più beneficia dell’eCommerce per vendere all’estero con quasi la metà delle vendite (42%).
Punti di forza:
● notorietà dei brand;
● competenze digital sviluppate nel corso degli anni da alcune aziende online e da
alcune boutique multibrand;
● carenza di offerta sui canali tradizionali all’estero.
Questi dati, molto più dettagliati, verranno esposti all’Evento da uno dei nostri partner: l’Osservatorio Ecommerce del Politecnico di Milano, punto di riferimento per tali ricerche
svolte in collaborazione con Netcomm.
5. Quali sono le tendenze in ambito eCommerce che possiamo aspettarci dal 2017?
I temi saranno essenzialmente due:
● Omincanalità: capacità di gestirla e analizzarla per produrre azioni di marketing
adeguate.
● Lifecycle Marketing Optimization. Questo è il megatrend che descrive l’approccio data-driven integrato per migliorare l’efficacia delle interazioni con i clienti su dispositivi diversi e in diversi canali. Search, media a pagamento, landing page, e-mail, azioni di conversione, CRM, web analytics non sono elementi isolati, ma sono visti come un unico processo multicanale in continuo divenire.
Oltre a questo, ci sarà il tema dell’internalizzazione in azienda dell’eCommerce. Per molte realtà infatti il primo passaggio nel vendere online è stato quello di dare in mano il proprio
business ad altri, le Full Commerce Company.
Si sono ridotti costi demandandoli all’agenzia, ma tendenzialmente si sono anche portate a casa tre criticità: ricavi bassi o nulli (per alcuni in perdita); perdita di controllo sul business; incapacità di apprendere dall’esperienza. E tra tutti forse quest’ultimo è proprio la criticità maggiore perché per gli imprenditori solo sperimentando, provando e imparando si può marcare il percorso verso il successo, capire le logiche del nuovo modi di far eCommerce, e intuire con quali nuovi modelli di business creare la Value Proposition con cui rimanere nel mercato o meglio ancora scalarlo a discapito della concorrenza.
6. E-commerce Strategies 2016: 3 buoni motivi per non mancare?
1. Valore. È l’unico evento nel Nord-Est pensato per gli imprenditori che credono che
l’eCommerce sia il futuro del Commerce.
2. Alti skill. A differenza di altri eventi dove i relatori sono spesso operativi di agenzie appassionati e smanettoni del web, qui a parlare al pubblico troviamo professionisti senior che fanno della loro esperienza, dei loro successi e del loro valore il punto di forza.
3. Gratuito! Tanto valore a costo zero. E questo fa parte del nostro modo di concepire il rapporto con il mercato: creiamo valore e preferiamo farci conoscere partendo dai risultati concreti dell’esperienza coi nostri clienti e con i nostri partner.