Il 2020 è appena iniziato e già proliferano analisi e previsioni su quello che l’anno nuovo potrà portare in termini di novità. Il marketing, ovviamente, non è da meno e sono già state stilate le parole chiave intorno alle quali dovranno in organizzarsi le azioni di mercato e di comunicazione. Questo è quanto emerso dall’analisi sviluppata da Rosie Blau, editor in chief The Economist ‐ 1843 Magazine, e International Advertising Association (IAA), community internazionale di leader del marketing e della comunicazione nata nel 1938.
I 5 marketing trend del 2020
Politicization, ovvero politicizzazione dei brand, sarà sicuramente un elemento centrale da tenere in considerazione dello sviluppo di strategie di comunicazione. Le aziende e i brand dovranno quindi tenere maggiormente sotto osservazione i fenomeni geo-politici e in alcuni casi sarà importante dover prendere una posizione netta e decisa.
Il cibo, anche nel 2020, avrà una certa rilevanza anche se si assisterà ad un parziale capovolgimento dei temi. Si parlerà infatti di food compromise, cioè un fenomeno attraverso cui verrà messo un po’ da parte il veganesimo e quanto ne consegue puntando invece sul “mangiare meno carne ma di qualità migliore”.
La terza keyword del 2020 non poteva che essere A.I. (Intelligenza Artificiale). Anche in questo nuovo anno i brand saranno alle prese con la creazione di una maggiore simbiosi tra dati e tecnologia in mondo da poter comprendere realmente i desideri dei consumatori ed in base a questa analisi creare prodotti sempre più affini.
Impossibile, tra i vari marketing trend, non sentir parlare di climate change, e a ragione verrebbe da dire. Le immagini provenienti dall’Australia sono soltanto le ultime in linea temporale ma nei mesi scorsi sono stati molti i fenomeni naturali disastrosi collegati al cambiamento climatico. Una maggiore consapevolezza è necessario sia a livello di opinione pubblica ma anche e soprattutto per quanto riguarda le aziende e i brand. Le domande sul tema, ovvero impatto ambientale dei propri processi produttivi, da parte dei consumatori sarà sempre maggiore e quindi sarà necessario per le aziende stesse mettersi al lavoro affinché la produzione del loro bene sia realmente sostenibile.
Collegato alla produzione delle aziende troviamo il concetto di purpose, ovvero la capacità delle aziende di saper veicolare e condividere con tutto il pubblico di riferimento non solo la bontà dei prodotti o dei servizi ma un vero e proprio tessuto di valori comuni su cui essere allineati.