Facebook at Work vs Slack: le nuove web chat aziendali
Recentemente abbiamo scritto di Facebook at Work, la nuova estensione della piattaforma di Zuckerberg dedicata alle chat aziendali, affinché l’interazione nelle aziende possa diventare più fluida e “friendly”. Questa web chat aziendale punta a rendere più “leggera” la comunicazione tra i dipendenti, servendosi dell’ormai familiare template di Facebook che tutti conoscono e con il quale interagiscono in maniera spensierata.
Slack: la web chat aziendale che ha anticipato FB
Tra le web chat aziendali esistenti sul mercato, escludendo conversazioni di gruppo di Skype e WhatsApp, ma focalizzandosi solo su piattaforme create appositamente, da agosto 2013 è disponibile su dispositivi iOS e Android Slack, la piattaforma per la comunicazione interna nelle imprese, il cui slogan è: “tutti i tuoi messaggi in un unico posto, tutto istantaneamente accessibile alla ricerca, dovunque tu sia”.
Slack è stata lanciata da Stewart Butterfield, cofondatore di Flickr, e ha una storia molto particolare: la Tiny Speck di Butterfield, nel 2011, stava lavorando allo sviluppo di un gioco online che non ebbe successo, tanto che il progetti fu sospeso.
La difficoltà nella realizzazione di questo gioco era anche dettata dal fatto che gli sviluppatori non erano tutti nella stessa città: il team era diviso fra Vancouver, New York e San Francisco, e quindi i developer avevano a che fare con montagne di mail, call, messaggi, file ecc… Da qui l’illuminazione: creare una app che si ispirasse alle reti IRC, che consentisse allo stesso tempo di messaggiare, scambiare file, effettuare ricerche e interagire con le altre app.
Slack: le funzioni della web chat aziendale nata per caso
L’app di Butterfield, che all’apparenza sembra una comune applicazione di messaggistica, ha, invece, la possibilità di integrare una lunga lista di servizi, fra i quali Dropbox, Google Drive, Hangouts, Twitter, fondamentali per le aziende. L’accesso richiede la registrazione del proprio team e poi si può iniziare a creare argomenti di discussione e scambiare i file tramite canali tematici “tracciati” dalle hastagh.
La finalità di Slack è quella di ridurre, fino quasi all’azzeramento, il flusso di email fra membri del team: questa caratteristica ha portato la stampa USA a definire Slack l’app “email killer”.
Il successo della app
Con un investimento di 163 milioni di dollari in 6 mesi, Slack continua a crescere: l’utilizzo aziendale di Slack ha ridotto dell’80% il flusso interno di email, e per avere un dato concreto basti sapere che l’organizzazione degli Spark Camp, campi estivi per giovani talenti, è andata avanti per 6 mesi senza l’utilizzo di email, grazie a Slack.
La corsa per Facebook at Work si prospetta in salita!