Facebook At work, Whatsapp e Telegram: quale scegliere?
Attraverso internet si può comunicare molto facilmente, in pochi secondi, con altre persone da un angolo all’altro del mondo. In altre parole internet ha ridotto il mondo ad un piccolo villaggio globale. In effetti si può dire che l’avvento delle chat aziendali e personali ha reso la comunicazione molto facile. Ma quali sono le più importanti del momento?
Facebook At work, Whatsapp e Telegram
Facebook At work, Whatsapp e Telegram sono fra le chat più utilizzate del momento, seppur abbiano diversi ruoli e diverse funzioni. Mentre Wahatsapp sarà conosciuto da tutti le altre due sono più nuove, ma meritano un attimo di attenzione per capire se e dove utilizzarle.
Facebook At work: cos’è e come funziona?
Facebook at Work è una nuova versione del social network che permette di mettersi in contatto con i colleghi, avviare conversazioni, fare teleconferenze e creare, condividere o modificare documenti con altre persone. L’idea fondamentale dietro al nuovo servizio “è che un posto di lavoro più connesso è un posto di lavoro più produttivo”. Facebook at Work nasce come strumento per connettere e far collaborare colleghi di lavoro e l’azienda stessa con i propri dipendenti. A differenza di Telegram e Whatsapp, Facebook At work è quindi una chat aziendale.
Telegram & Whatsapp: cosa sono e come funzionano?
Come risultato dell’oscuramento di Whatsapp, Telegram, altra app di messaggistica meno conosciuta ma altrettanto funzionale, ha visto un’impennata di download: ben 1 milione e mezzo di utenti in poche ore! Per farla semplice Telegram è l’alternativa crittografata di Whatsapp.
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Cos’è Telegram
Nata a Berlino questa app basa il proprio funzionamento su un protocollo di comunicazione open source sviluppato appositamente per ridurre al minimo la quantità di byte inviati per ogni messaggio. Questa caratteristica lo renderebbe invulnerabile e quindi totalmente sicuro. Ciò conferisce a Telegram un primo vantaggio rispetto agli altri competitor: anche in condizioni di scarsa ricezione, l’applicazione dei fratelli Durov permette di inviare messaggi gratis in minor tempo e riceverli più velocemente.
Le conversazioni che avvengono mediante l’applicazione, oltre ad essere crittografate, vengono salvate sul server di Telegram così da essere inaccessibili a chiunque. La libertà di comunicazione nel rispetto della privacy è l’obiettivo dell’applicazione, simboleggiato dal suo stesso logo un piccolo aeroplano di carta.12 miliardi di messaggi inviati ogni giorno, 60 milioni circa gli utenti attivi mensilmente, questi i numeri registrati nell’ultimo anno, periodo in cui l’applicazione si è affermata tra i giganti dell’instant messaging, diventando per molti il principale mezzo di comunicazione da mobile.
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Quali sono le differenze tra Telegram e WhatsApp?
Ad una prima occhiata, Telegram sembra una copia in carta carbone di WhatsApp. Stesso stile, design simile, stesse funzioni. L’utente è identificato tramite il proprio numero di telefono e la rubrica del telefono viene sincronizzata e confrontata automaticamente con quella presente nei server dell’applicazione. In questo modo tutti i contatti già presenti negli “elenchi” Telegram verranno aggiunti alla lista degli amici ai quali inviare messaggi gratis. Anche l’invio di testo, immagini e video è perfettamente similare a WhatsApp: la ricezione del messaggio è confermato da un segno di spunta, la visualizzazione da un doppio segno di spunta.
A differenza di WhatsApp, però, Telegram è un’applicazione multipiattaforma. Ciò vuol dire che può essere utilizzata sia con lo smartphone – Android e iOS – sia con il computer. L’applicazione infatti, basa il proprio funzionamento su un’infrastruttura cloud, che permette di sincronizzare, leggere e inviare messaggi gratis da vari dispositivi.Ci si può connettere dal computer e rispondere ad un amico che ha utilizzato lo smartphone per contattarci, oppure avviare una chat istantanea tra due utenti entrambi connessi con il proprio computer desktop. L’infrastruttura server, inoltre, non è centralizzata ma distribuita: ciò vuol dire che ogni nodo della rete può essere by-passato in caso di malfunzionamento.
Ciò che maggiormente differenzia le due applicazioni, però, sta nei parametri di sicurezza adottati dalle due applicazioni. Mentre il protocollo di WhatsApp non assicura alcuna schermatura da eventuali intrusioni esterne, Telegram utilizza chiavi crittografiche punto-punto per rendere illeggibili i messaggi e i contenuti multimediali inviati tra gli utenti.
Non solo. Avviando una sessione di comunicazione segreta (la cosiddetta Secret Chat) gli utenti potranno proteggere le loro comunicazioni con funzionalità uniche o quasi.
Cosa aspettate a scaricarlo?!