Facebook, il social network più famoso e utilizzato al mondo, è un database pressoché infinito di informazioni personali sui propri utenti. Fin da subito abbiamo cominciato a “raccontare” tutto o quasi di noi, delle nostre abitudini e dei nostri interessi. Ogni dato che noi inseriamo viene registrato sul server e poi “ceduto” agli inserzionisti, i quali poi creeranno delle campagne pubblicitarie ad hoc in funzione degli obiettivi e dei vari target individuati.
Molti vedono Facebook, ma tutto il web in generale, come il male assoluto. Sembra quasi che siano queste piattaforme ad impossessarsi dei nostri dati sensibili senza la nostra autorizzazione o il nostro avallo. Non è così, infatti è Facebook che ci dà la possibilità di compilare diverse voci all’interno del proprio account ma nessuno di questi è obbligatorio per far “funzionare” la piattaforma: servono solo un nome e un cognome per iniziare l’avventura, anche se alcuni continuano ad usare nomi inventati.
Quindi, dipende da noi e dalla nostra voglia di condividere le nostre informazioni e non da un sistema malvagio che svolge azioni alle nostre spalle senza informarci. Ormai siamo nel 2016, mica vorrete credere a una cosa del genere?!
Cosa può sapere Facebook di noi?
Come detto sopra, la conoscenza che Facebook può avere di noi dipende da quello che gli raccontiamo durante la nostra esperienza. In tutto i dettagli personali sono 98: si comincia con la tipologia di inserzioni che vogliamo vedere in bacheca, passando per età, sesso, lingua madre e le altre conosciute, il livello di istruzione, le scuole frequentate, la nostra fascia di reddito, i diversi dati relativi alla proprietà immobiliare (anno di costruzione, metratura, valore, ecc..), la lontananza o meno dalla famiglia o dalla città natale.
Non solo questo, infatti Facebook conosce anche i rapporti sentimentali ed i relativi anniversari. Relazioni a distanza, anniversari di matrimonio o fidanzamento, inizio di una nuova relazioni e informazioni sui matrimoni recenti non sono più un segreto.
Il lavoro è una componente su cui Facebook lavora molto: se un utente è dipendente o meno, in quale settore, la posizione professionale ed il tipo di ufficio sono informazioni che il social può conoscere.
Facebook in tutto questo si dimostra democratico: immagazzina soltanto i dati che noi gli rilasciamo. Voi che ne pensate?