Facebook Privacy: come verificare le app connesse al profilo
Cambridge Analytica è un nome che fa e farà tremare i polsi a Mark Zuckerberg: è notizia di ieri infatti la prima falla nella Facebook Privacy. L’azienda britannica operante nel settore dei “big data” è accusata di aver rubato informazioni a 50 milioni di profili sul social network al fine di ricavarne indicazioni inerenti all’orientamento elettorale e riuscire così a orientare alcune elezioni. Facebook è accusato da parlamentari britannici e statunitensi di non aver fatto granché per impedire questo furto.
Come nasce questa falla nella Facebook Privacy?
È bastato poco per scardinare la privacy di alcuni utenti: un semplice quiz, chiamato “thisisyourdigitallife”, che prometteva di azzeccare alcuni elementi della personalità e del carattere degli utenti. Le domande erano mirate e riguardavano soprattutto orientamenti e preferenze anche non politiche. Questa app è stata utilizzata da 270mila utenti e permetteva di conoscere informazioni anche sugli “amici”: alla fine le persone derubate sono state dunque 50 milioni.
Un caso che ha rimesso in discussione i test e i giochi che spesso appaiono su Facebook. In molti infatti lasciano informazioni e dati sensibili con troppa leggerezza e così sviluppatori esterni al social network possono recuperarli e usarli a piacimento. Quello che serve è ovviamente attenzione.
Proteggere i propri dati su computer e smartphone
Dopo questo caso di sicurezza legato alla Facebook Privacy è necessario rimettere al centro la protezione dei propri dati personali all’interno del social.
Da desktop basterà accedere a Impostazioni e controllare, all’interno della sezione App, quante di queste applicazioni sono ancora attive sul nostro account. Quelle che non servono più o che secondo voi sono pericolose per la sicurezza devono essere immediatamente eliminate.
Da smartphone, invece, si deve sempre accedere a Impostazioni e poi selezionare Impostazioni dell’account. Alla voce App appariranno immediatamente le applicazioni attive, allo stesso modo della versione desktop.
Le nostre informazioni sono e devono restare strettamente personali. Ognuno di noi deve prestare maggiore attenzione per far sì che non si ripetano casi come questo.