Ormai è una sfida continua, una battaglia su tutti i fronti: adesso Facebook prova ad insidiare LinkedIn nel suo raggio d’azione, ovvero gli annunci di lavoro. Infatti è notizia delle scorse ore l’avviamento dei primi test su una nuova funzione che permetterà agli amministratori di pagine aziendali di pubblicare annunci e di ricevere candidature. E LinkedIn potrebbe risentire pesantemente, visto che è proprio questo il suo core business.
Facebook e gli annunci di lavoro: le prime indiscrezioni
La nuova funzionalità non è stata ancora definita in tutti i suoi dettagli, infatti è in corso la fase di test proprio per comprendere a pieno come poterla sviluppare in modo da essere interessante per le due controparti. Si vocifera però che all’interno del feed di Facebook l’annuncio di lavoro sarà immediatamente riconoscibile attraverso una formattazione diversa dagli altri post.
Le aziende, attraverso una campagna a pagamento, potranno dare maggior voce e risalto al proprio annuncio al fine di riuscire a trovare il candidato migliore per le proprie esigenze. Le candidature invece potranno essere inviate attraverso un messaggio Facebook e saranno immediatamente a disposizione delle aziende.
Il management di Menlo Park non attiva mai delle funzionalità senza aver studiato i comportamenti dei propri utenti, infatti un portavoce ha apertamente detto che la fase di test è stata avviata a seguito di un’analisi approfondita e che in pratica è la semplice formalizzazione di ciò che già in parte accade all’interno della piattaforma.
Ancora però non è chiaro quando questa nuova funzionalità sarà disponibile, per adesso è in corso la fase di test e sicuramente saranno necessarie alcune settimane per avere un’idea più precisa e dettagliata. L’unica cosa certa è che LinkedIn può iniziare a tremare perché Facebook ha intenzioni molto serie e può contare inoltre su una community molto più estesa: 467 milioni contro 1,8 miliardi. Una differenza notevole che, come al solito, permette a Facebook di avere un vantaggio competitivo sostanziale.
Adesso non resta che aspettare…