Festival della Comunicazione 2016: appuntamento culturale imperdibile a Camogli!
Giunto alla sua Terza Edizione, anche quest’anno, il Festival della Comunicazione, si conferma ricco di novità e appuntamenti significativi per tutti i professionisti del settore.
L’evento, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è diretto da Danco Singer e Rosangela Bonsignorio, con la collaborazione del Comune di Camogli, Frame, e Regione Liguria.
Nei giorni del Festival, dal 8 al 11 Settembre 2016, si alterneranno speech di valore, laboratori, incontri, spettacoli: oltre 120 ospiti nazionali e internazionale provenienti dal mondo della comunicazione, discipline umanistiche, marketing & social media, medicina, impresa e tanto altro.
Per tutti gli amanti della comunicazione online, quest’anno il tema che accompagnerà il Festival sarà il Word Wide Web, nel dettaglio “Pro e Contro il Web” come affermano gli ideatori e organizzatori dell’evento, in ricordo di Umberto Eco:
Aveva già scelto il titolo della sua lectio Pro e contro il web. Voleva, nelle giornate del festival, analizzare tutte le implicazioni sociali, culturali, politiche, educative che questa rivoluzione ha comportato. E noi, con gli ospiti che hanno accettato il nostro invito, porteremo avanti il suo auspicio.
Tanti incontri quindi con un’unico filo conduttore del Web che verrà analizzato e argomentato nelle sue diverse forme e declinazioni dai relatori della manifestazione.
Abbiamo fatto una chiaccherata con Danco Singer e Rosangela Bonsignorio, ideatori e direttori dell’evento, per capire le novità di quest’anno del Festival della Comunicazione.
Ecco di seguito l’intervista:
Quali sono le novità e gli ospiti che vedremo al Festival della Comunicazione 2016?
Per questa terza edizioni sono previste due grandi novità, il Premio Comunicazione che verrà consegnato a Roberto Benigni, e la mostra di Tullio Pericoli “Quanti ritratti, caro Umberto”. Con Umberto Eco, avevamo deciso di consegnarlo a Roberto Benigni che ha accettato con grande piacere e verrà personalmente a ritirarlo.
Per quanto riguarda la mostra, che verrà inaugurata in occasione del Festival e rimarrà aperta fino al 10 dicembre nella sala del Consiglio, saranno In esposizione i disegni, gli schizzi, i giochi, scambi di ritratti e lettere in cui, nel corso degli anni e di una lunga amicizia.
Molti ospiti sono ormai diventati fedeli compagni di viaggio e sono con noi dalla prima edizione, non mancano però nuovi grandi nomi, come Samantha Cristoforetti, Claudio Bisio, Michele Serra, Massimo Gramellini, Donato Carrisi, The Pills, Daniele Doesn’t Matter…
Il Festival è giunto alla terza edizione: cosa è emerso dagli appuntamenti precedenti e quali obiettivi sperate di ottenere con l’edizione 2016?
Dal punto di vista dell’impatto sociale, il Festival della Comunicazione contribuisce allo sviluppo del “capitale sociale” che considera la formazione di reti, relazioni e collegamenti a risorse come primo passo per il raggiungimento di risultati socio-economici di lungo termine; aiutano a costruire relazioni sociali tra le persone, sia tra i membri della famiglia che tra persone di comunità simili e/o diverse, a migliorare la comprensione di altre culture, contribuiscono al benessere e alla qualità della vita.
In quest’ottica, abbiamo deciso di trasmettere, per la prima volta, tutti gli eventi nelle quattro location principali del Festival in streaming sul nostro sito e sul canale RAI Cultura, in questo modo raggiungeremo un numero maggiore di persone. Abbiamo inoltre arricchito la sezione delle attività dedicate ai bambini e introdotto laboratori pensati per tutta la famiglia.
Il World Wide Web è il tema generale dell’evento di quest’anno, perchè questa scelta?
Venticinque anni fa il ricercatore del CERN Tim Berners-Lee pubblicò il primo sito web, dando il via a una delle più grandi rivoluzioni della comunicazione, che ha investito ogni aspetto della vita quotidiana e ha costretto tutti noi a ripensare i comportamenti personali, i modelli di business e di relazione, il lavoro, l’informazione, il tempo libero, l’educazione.
Umberto Eco aveva già scelto il titolo della sua lectio Pro e contro il webe e voleva, nelle giornate del festival, analizzare tutte le implicazioni sociali, culturali, politiche, educative che questa rivoluzione ha comportato. E noi, con gli ospiti che hanno accettato il nostro invito, porteremo avanti il suo auspicio.
L’informazione non può prescindere dal Web, strumento mediatico che si è affermato sempre di più a discapito dei media tradizionali, quali scenari futuri possiamo aspettarci?
Per quanto riguarda l’informazione, la sfida tra media tradizionali e Web è oggi apparentemente quella del “pagamento”.Sul Web trovo l’informazione giornalistica gratis,mentre sulla carta la pago. in realtà non è così. Il giornalismo di qualità, che ha valore, costa: la gratuità dei media non esiste.
Il prezzo c’è anche se a volte è implicito (la pubblicità) o nascosto (ho dato il mio indirizzo email, o il mio account su Facebook), ma il problema di fondo rimane: l’informazione fatta da professionisti, esperti, documentata ha un prezzo e chi non lo vuole riconoscere sarà
costretto a informarsi su testate poco affidabili o di scarso valore documentale. Abbiamo visto nel passato, in altri settori come la musica, le esperienze di Netscape. Oggi c’è spotify e altre…
Per quanto riguarda il futuro, ci sono molte esperienze in corso che ci fanno intravedere alcuni scenari interessanti. Le grandi piattaforme di condivisione come Apple News, Google AMP, FB Instant Articles, Snapchat Discover potrebbero imporre i modelli di business e i comportamenti ai grandi media oppure adottare a loro volta un modello basato sul paywall.
La partecipazione è caratteristica fondante della comunicazione su Web e Social Media, quanto è importante per i brand sviluppare apposite strategie per coinvolgere e creare delle conversazioni bidirezionali con il proprio pubblico online?
L’avvento di blogger e social media ha costretto gli addetti ai lavori delle pubbliche relazioni delle grandi aziende a “reinventare” la loro professione.
Innanzitutto ha imposto una nuova forma di comunicazione: diretta e senza filtri e con un uso massiccio di foto e video.
Ha reso possibile un rapporto diretto con il destinatario finale, con la possibilità di avere un feedback immediato selle sue reazioni.
In sostanza, i brand sono oggi costretti a lavorare sulle piattaforme social, in presa diretta con i consumatori, sviluppando – attraverso una messaggistica su misura – una relazione one to one con il destinatario finale.
Questo ha comportato modifiche sul piano del linguaggio comunicativo, degli strumenti pubblicitari ma soprattutto ha permesso di costruire racconti e storie adeguate: lo storytelling della comunicazione aziendale.
Festival della Comunicazione 2016: 3 buoni motivi per non mancare?
Cultura
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Tuffi in mare
Anche Consulenza Social Media sarà presente al Festival della Comunicazione 2016, riteniamo che sia una preziosa occasione di networking e apprendimento di conoscenze ulteriore tramite approfondimenti su temi e trend di comunicazione digitale e social media marketing.