First View: il nuovo modo per fare pubblicità video su Twitter
Un’altra novità in casa Twitter; arriva First View, ovvero uno spazio pubblicitario interamente dedicato alle campagne video degli inserzionisti. Proprio nei giorni scorsi parlavamo delle novità di Twitter con la sua nuova homepage, ma allo stesso tempo avevamo espresso l’idea che migliorare il sistema di advertising sarebbe stato un ottimo modo per uscire dalla crisi che attanaglia il “social cinguettante”
La novità introdotta da First View va proprio in questa direzione, infatti lo spazio nella prima schermata della timeline è di sicura appetibilità per gli inserzionisti e, aggiunta alla modalità autoplay, comporta una visibilità e un coinvolgimento di ottima portata per un periodo limitato di 24 ore.
Dobbiamo ancora aspettare prima di vederlo in Italia. Per adesso è disponibile soltanto negli Stati Uniti, ma nei prossimi mesi dovrebbe iniziare il percorso che lo porterà anche da noi.
Riuscirà First View a far migliorare i conti di Twitter?
Maggiori investimenti pubblicitari comportano maggiori introiti per Twitter, questo è evidente, ma non è ancora certo se questo porterà a dei risultati evidenti nel medio-lungo periodo. I primi dati però non sono confortanti dato che il titolo in Borsa sta continuando a perdere valore.
Ovviamente questo è solo un primo tentativo di emergere dal momento stagnante ma sono ancora molte le cose da fare. In primis superare la crisi di identità; Twitter è stata un’idea geniale ma dopo il lancio poco è cambiato e questo lo rende sempre meno interessante agli occhi dell’utenza. Si prenda esempio da Facebook; ogni mese, o quasi, escono novità che non ne modificano l’essenza ma migliorano l’usabilità del servizio.
Un altro dei mali di Twitter è la sua chiusura alla costruzione di rapporti e relazione; ognuno di noi si costruisce il proprio feed non su amicizie e relazioni in fieri, ma esclusivamente sulla ricerca di fonti più o meno autorevoli per il settore di interesse.
Infine, terzo e ultimo punto. Sarebbe da rivedere e modificare l’algoritmo che determina la visibilità di un tweet: troppo breve il lasso di tempo in cui un tweet può essere visto dagli interessati prima che venga “sommerso” da tutti gli altri aggiornamenti. Serve uno strumento che permetta la “messa in evidenza” (tanto per citare Zuckerberg&Co.) dei tweet di maggiore interesse per l’utente singolo, lasciando da parte il mero concetto di timeline.