Una breve demo, senza eccessive spiegazioni, e già tutti chiacchierano di Google Lens. Cosa fanno, dove saranno utilizzate, quando arriveranno al grande pubblico. Google ha presentato le Google Lens durante l’annuale presentazione della Google I/O (quest’anno alla nona edizione), un palco dove si alternano le novità tecnologiche pensate da Montain View, occasione da sempre seguitissima, come lo sono del resto tutti gli appuntamenti in cui i giganti della Silicon Valley ci illustrano quali saranno le tecnologie che utilizzeremo in futuro.
In passato erano stati mostrati gli occhiali di Google per la realtà aumentata, ricorderete certo i Google Glasses, forse un prodotto ancora prematuro per il mercato e per ora ancora nel cassetto per quanto riguarda la diffusione.
Ma anche in questo caso, nell’edizione 2017, Google ha mostrato novità che sicuramente indicano la direzione e la forte impronta avveniristica che prenderà la tecnologia. Non siamo ancora al riconoscimento facciale che si pensava sarebbe stato presto integrato nei Google Glasses, ma a qualcosa che ci si avvicina.
Google Lens: cosa sono insomma?
Ripetiamo che la presentazione è stata davvero breve, una stringata demo che ha fatto la sua comparsa sul palco. Tuttavia ha destato molto interesse: la funzione essenzialmente permetterà agli smartphone di diventare un paio di occhi.
Inizialmente la feature sarà disponibile solo per Google Assistant e Google Foto, e permetterà a chi li utilizza di inquadrare una scena, riconoscerne gli oggetti, le architetture, gli spazi commerciali. Esempi? Google Lens vi dirà nome e classificazione di una varietà floreale o di un animale; non dovrete più digitare le password dei Wi-Fi gratuiti perchè con l’OCR integrato Google Foto lo farà per voi; e per sapere se un commerciante offre buoni prodotti o vale la pena entrare in un ristorante, basterà inquadrali per accedere alle recensioni degli utenti.
Qual è la tecnologia alla base di questo risultato? Beh ovviamente si tratta delle cosidetta “computer vision”, quell’ambito di ricerca tecnica che cerca di simulare la complessa visione prospettica umana anche nelle macchine, e che come altri settori della ricerca sta facendo significativi passi da gigante. Non da sottovalutare anche gli algoritmi intelligenti (anche se ci pare sempre esagerato parlare di AI, perchè di solito lo si fa in forma “diminuita”).
Google Lens però per ora possiede un difetto fondamentale: non esiste. O meglio, Google è stato molto reticente per quanto riguarda i dettagli della sua nuova creatura: non si sa infatti quando avverrà la release, non c’è una scaletta temporale e nessuna informazione sugli aspetti hardware: dove troverremo Google Lens? Solo su smartphone Android, c’è da scommettere. Ma solo sugli ultimi modelli? O su quelli futuri?
Quelli di Google sono stati in definitiva un po’ sadici: hanno proposto qualcosa di potenzialmente “ground-breaking” ma non hanno detto né come, né quando. Non resta che aspettare.