Growth Hacking Marketing: come funziona
L’obiettivo finale è la crescita, il metodo per raggiungerlo è testare continuamente differenze soluzioni. Una volta trovato il giusto mix il ROI, ovvero il famigerato ritorno sull’investimento, si innalza e la crescita diventa estremamente rapida. Questo, in pochissime parole, il Growth Hacking Marketing, termine coniato nel 2010 da Sean Ellis. Ma com’è possibile trovare una formula adeguata? I trucchi non mancano e oggi ve li sveliamo.
Growth Hacking Marketing: gli step fondamentali
Per ottenere risultati interessanti è necessario valutare bene prima alcune cose. I modelli di business devono basarsi su un prodotto che ha mercato e che sia desiderato dalle persone. Infatti nessun business plan si rivelerà efficace se nessuno vuole il prodotto che viene proposto loro. Gli obiettivi di business poi devono essere estremamente chiari fin dalla prima stesura della strategia di Growth Hacking. L’acronimo utilizzato è SMART: Specific – Measurable – Achievable – Realistic – TimeBased.
Il terzo punto per far rendere al meglio la propria strategia è quello di suddividere i propri obiettivi di business in micro-obiettivi su cui poter effettuare dei test e misurare i risultati. A proposito di misurazione è necessario fare i conti con i competitor e le loro precedenti performance. Infatti studiando a fondo le loro strategie passate si possono evitare eventuali errori commessi oppure si può riprendere ciò che è stato portato avanti in maniera eccellente. Un piano di Growth Hacking però non può sottrarsi ad un’analisi dettagliata dei propri punti di forza nel mercato: questo permette di comprendere se il prodotto proposto risolve i bisogni e soddisfa le esigenze dell’eventuale clientela. Per essere vincente la strategia ha bisogno di alcuni punti ben definiti, come ad esempio il target di mercato che si vuole andare a sollecitare.
Una volta definita la strategia si passa alla realizzazione del piano: Growth Hacking, come detto in precedenza, vuol dire soprattutto sperimentazione quindi è necessario prepararsi ad eventuali insuccessi ma gli esperti del settore già hanno questo mindset. Una volta avviati i test non resta che seguirne attentamente gli sviluppi, facendo molta attenzione alle variabili in campo, ed infine trarne un bilancio che possa permettere all’azienda di migliorare le proprie performance future.