I guru lanciano sentenze e previsioni ma anche questa nicchia di visionari tende a dividersi su alcuni temi. E il blog in sé fa parte proprio di questa cerchia: c’è chi pensa sia ormai superato mentre chi intravede in questo strumento una leva importante del marketing. Noi non siamo dei guru, analizziamo ciò che vediamo e quindi diciamo che il blog aziendale è estremamente utile. Per ben più di un motivo. Scopriamoli insieme.
Perché utilizzare il blog aziendale? 5 risposte utili
In questo particolare momento storico gli acquisti online registrano volumi impressionanti. Prima di acquistare qualunque prodotto o servizio c’è il momento della ricerca delle informazioni, il famigerato ZMOT (Zero Moment of Truth) in cui l’utente cerca di creare in sé delle convinzioni e delle certezze affinché il processo d’acquisto possa partire. Ed è proprio in questa fase che un blog aziendale in grado di rispondere puntualmente e in maniera precisa ai dubbi dell’utente permette di creare un rapporto di fiducia, caposaldo su cui basare l’acquisto.
Ma il blog permette anche di migliorare il customer service grazie alla possibilità di rispondere in maniera immediata agli utenti e alle loro richieste. Questo facilita anche la creazione di una community che sostiene l’azienda e il prodotto/servizio stesso.
E dove si crea una community che “spinge” un brand? Ovviamente sui social. E proprio condividendo i contenuti del blog sulle diverse piattaforme accuratamente create e gestite è possibile fidelizzare i lettori, far tornare coloro che si erano “momentaneamente” allontanati e anche acquisirne di nuovi grazie all’amplificazione del messaggio.
Farsi trovare è la parola chiave di questi tempi. E “farsi trovare” significa lavorare sul posizionamento all’interno dei motori di ricerca. Ecco, il blog può aiutarvi in questo. Ma come? Lavorando sulle keywords più utilizzate riguardo a una certa tipologia di prodotti o di servizi e aggiungendo in maniera costante nuovi contenuti.
Infine è un ottimo strumento di marketing perché permette alle aziende e ai brand, nel rispetto delle leggi sulla privacy, di ottenere gli indirizzi mail degli utenti al fine di inviare periodici aggiornamenti.
Vi sembra poco? Beh, pare proprio di no…