Sono ogni giorno di più le tecnologie e le applicazioni che ricadono sotto l’area denominata Internet of Things. Detto in maniera semplice parliamo di tutto quelle insieme di oggetti ed app che prevedono la connessione in rete di oggetti e dispositivi diversi dal pc, che scambiano dati generalmente in modo autonomo e indipendente da un comando diretto dell’uomo. Quindi devono avere dei sensori, attuatori (cioè interruttori elettrici) e dispositivi di elaborazione.
Uso aziendale
Sono moltissimi gli esempi di IoT che sono usati anche all’interno di aziende
- Utilizzo di sensori sulle macchine e nelle linee di produzione per ottimizzare i processi industriali, ridurre costi e sprechi, abilitare la manutenzione predittiva e migliorare la qualità;
- Utilizzo dei dati di posizione geografica delle flotte di veicoli nei trasporti di merci e persone, anche per la creazione di nuovi servizi di mobilità (car/bike sharing);
- Ottimizzazione dei costi di gestione e manutenzione (riscaldamento / raffrescamento, consumi energetici) di grandi edifici, quartieri o intere città (smart cities).
- Tracciamento delle presenze negli spazi commerciali, per attività di marketing personalizzato e territoriale;
- In ambito ospedaliero, per il monitoraggio dei parametri dei degenti;
- Tariffazione in base all’effettivo utilizzo di alcuni servizi. Per esempio, in campo assicurativo, per la creazione di polizze personalizzate in base al profilo di reale utilizzo dei veicoli o delle abitudini di guida (compatibilmente con le leggi locali in materia di privacy);
- In campo utility, per il rilevamento a distanza dei consumi, ma anche per ottenere informazioni più dettagliate che permettano una pianificazione più efficiente delle risorse;
- Poter gestire da remoto un prodotto/macchinario, e aggiungere un livello di servizio ulteriore post-vendita;
- Tracciamento e inventario dell’intera catena del prodotto, dall’approvvigionamento delle materie prime ai magazzini dei prodotti finiti, fino alla giacenza nel punto vendita.