Italiani e social media 2019 è la ricerca effettuata da Blogmeter che per il terzo anno indaga e mette in risalto le abitudini degli italiani sui social network. Un’analisi che permette anche di capire come le tendenze e le abitudini si siano evolute e cosa dobbiamo aspettarci dai prossimi anni.
Italiani e social media 2019: quali piattaforme utilizziamo?
Il primo livello della ricerca è stato quello di capire quali sono le piattaforme maggiormente utilizzare nel periodo di rilevazione. Sono state individuate due tipologie diverse: “social di cittadinanza“, ovvero quelli utilizzati quotidianamente, e “social funzionali“, cioè le piattaforme che svolgono un compito ben preciso, come ad esempio effettuare una prenotazione. Alla luce dei risultati evidenziati si può affermare come la messaggistica istantanea, grazie a WhatsApp ma anche a Messenger e Telegram, sia diventata parte integranti della prima categoria, ovvero tra i social utilizzati in maniera continuativa durante l’arco della giornata.
Il podio dei social più utilizzati è composto, così come lo scorso anno, da Facebook, con il 91%, YouTube (89%) e Instagram (71%) in netta crescita rispetto alla rilevazione precedente. Ma come vengono utilizzate queste piattaforme? Il 40% degli utenti li utilizza soltanto per leggere contenuti altrui, recensioni su prodotti o servizi, mentre soltanto il 10% condivide momenti della propria vita con frequenza. YouTube invece è considerata la piattaforma dell’intrattenimento e dello svago, mentre Instagram è utilizzata per seguire personaggi famosi dello spettacolo, dello sport e altri tipi di influencer.
A proposito di influencer…
Una menzione a parte la merita questa nuova fenomenologia: personaggi con un cospicuo seguito che trattano diverse tematiche e argomenti e a cui le aziende in moltissimi casi si affidano per la promozione di prodotti o servizi. Il canale più utilizzato per questo tipo di promozioni è ovviamente Instagram, ma soprattutto le Stories: il 32% degli utenti preferisce guardare questi contenuti temporanei piuttosto che interagire con un post “tradizionale”. Nei giovanissimi, ovvero nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni, questo dato aumenta fino al 52%.
E per il processo d’acquisto?
In molti credono che i social siano il luogo deputato all’informazione pre-acquisto. La ricerca Italiani e social media 2019 smentisce questa credenza diffusa e dimostra come non siano i tradizionali Facebook, YouTube e Instagram ma i motori di ricerca, i siti di e-commerce ed i blog specializzati a svolgere questa particolare funzione. Per quanto riguarda i social però una buona notizia c’è, ovvero il cambiamento di percezione della social advertising. Nella precedente rilevazioni per molti i messaggi sponsorizzati erano considerati come una interruzione, mentre adesso per molti sono diventate utili: merito della capacità degli inserzionisti di personalizzare sempre più il messaggio.