Se vi siete immersi nel mondo della pubblicità online, avrete già fatto i conti con la Native Advertising, e se siete ancora alle prime armi, vi consigliamo di non trascurare questo argomento per capire come sta cambiando il concetto di adv. Parliamo di contenuti sponsorizzati che vengono promossi e visualizzati all’interno dei contenuti offerti al lettori di una pagina web.
Native Advertising: cos’è
La Native Advertising è un forma pubblicitaria contestuale che integra contenuti editoriali e annunci pubblicitari, all’interno del contesto editoriale dove essi vengono posizionati, con una indicazione chiara dell’inserzionista che sponsorizza il contenuto pubblicitario
A differenza della pubblicità tradizionale, che distoglie l’attenzione del lettore dal contenuto per comunicare il messaggio, la Native Advertising immerge la pubblicità all’interno del contesto creando un vero e proprio engagement. La pubblicità nativa ha come caratteristica fondamentale quella di non ostruire gli utenti in quanto il messaggio pubblicitario assume le stesse sembianze del contenuto.
L’obiettivo di chi crea questo tipo di pubblicità è catturare l’interesse dei lettori. Questo fenomeno nasce come risposta al problema del “banner blindness“: la cecità da banner. Una persona abituata ad utilizzare abitualmente Internet, infatti, ha una maggior capacità di identificare gli spazi pubblicitari contenuti nelle pagine web e tale conoscenza gli permette di sviluppare una sorta di indifferenza nei confronti della pubblicità, rendendola completamente inefficace.
Gli inserzionisti sono quindi alla costante ricerca di nuove forme di pubblicità che possano stimolare efficacemente l’interesse del proprio target di clientela. La pubblicità nativa permette di bypassare tale problematica immergendo il contenuto sponsorizzato all’interno del contenuto editoriale amplificando il potere del messaggio.
Questa forma pubblicitaria viene definita nativa perché è integrata al contesto nel quale è inserita, presentandosi come una continuazione anziché come una rottura. In questo modo il pubblico è indotto a prestare attenzione all’annuncio in modo spontaneo e naturale grazie al suo aspetto più simile ad un contenuto che ad un’inserzione.
Native Advertising: previsioni future
Secondo uno studio Native Advertising in Europe to 2020 di Yahoo e Enders Analysis, il Native Advertising è destinato a crescere del 156% nei prossimi 5 anni, conquistando entro il 2020 il 52% della quota di mercato di tutto il display advertising in Europa.
I risultati della ricerca attribuiscono una forte crescita della pubblicità nativa a un cambiamento del comportamento dei consumatori e, in particolare, al sempre più diffuso utilizzo di smartphone per la ricerca e la fruizione dei contenuti.
Gli utenti mobili stanno influenzando rapidamente il modo di fruizione dei contenuti e questo rappresenta una grande opportunità per chi fa Adv. Questa forma di pubblicità è estremamente efficace sui piccoli schermi e crea un’esperienza più contestualizzata di generare interazione.