Nuovi social media. E’ davvero possibile creare qualcosa di nuovo nel campo dei social media? E’ ancora possibile connettere le persone in un modo nuovo e innovativo, un modo a cui qualche start-up in giro per il mondo non ha pensato? Il mercato non è ormai saturo?
Stando all’esperienza delle aziende cinesi, (qui abbiamo parlato del fenomeno WeChat e di come possa essere uno spunto per evolvere ulteriormente le app di messaggistica in senso social), qualcosa, forse molto, si può ancora fare. Ci siamo anche variamente occupati di Telegram, una nuova applicazione che promette di evolversi e crescere ancora, grazie ad un’indovinata alchimia tra messaggistica, software libero e feature peculiari.
D’altra parte mercato e tecnologie sono in continua evoluzione, e con l’acquisto di Oculus da parte di Zuckerberg e i Google Glass e non da ultimo una recente dichiarazione dell’azienda di Snapchat, che starebbe lavorando ad un prodotto simile, si intravedono possibili nuove rivoluzioni. Direzione? Realtà aumentata e 3D, che sicuramente andranno ad impattare anche nella struttura e nell’uso dei nuovi social media. Ancora un po’ futuribile, forse. Intanto, abbiamo dato un’occhiata a quello che il mercato propone ora come ora.
Nuovi Social Media: il futuro è nel gioco? Miitomo pensa di sì
Creazione tutta nipponica da parte della Nintendo, resa disponibile per il mercato occidentale il marzo scorso, Miitomo permette la creazione di un cosiddetto personaggio Mii. Una volta creato, permette di aggiungere altri personaggi Mii o account Facebook e Twitter, tipicamente quelli degli amici, per trasformare le interazioni in un’esperienza ludica. Miitomo mette in relazione le persone e stimola gli utenti con giochi e domande, coinvolgendo anche tutti gli account connessi alla vostra rete. In previsione anche una collaborazione con la serie di videogiochi Kirby. Un trend tutto giapponese dei nuovi social media che potrebbe imporsi anche qui da noi, in un mercato forse meno ossessionato dai personaggi ludici? Vedremo.
Per i creatori di vTime il futuro dei Nuovi Social Media è virtuale
Ricordate SecondLife? Se qualcuno diceva che la realtà virtuale è morta, forse vTime è la risposta che non è proprio vero. Come in SecondLife, si creano degli avatar da far interagire in luoghi irreali, fantastici, fantascientifici. Il limite è l’immaginazione.
A differenza di SecondLife però l’interazione è ridotta a conversazioni multiple solo fino a 4 persone-avatar. E a differenza di SecondLife molta acqua è passata sotto i ponti, quindi i creatori hanno agito sulla base di un’idea più realistica e potenzialmente più vincente di quello che gli utenti si aspettano da un social network.
Ancora non convinti? Ai creatori di vTime è stato conferito recentemente il titolo di “cool vendor” del mercato mobile, assegnato in passato a società come Instagram e Dropbox. E qualcuno scommette che a partire dal 2017 ne sentiremo parlare sempre di più.
Dialogo tra app: Slack
Slack è un ibrido. Un ibrido in grado di sincronizzare i dati provenienti da un sacco di altre applicazioni: Dropbox, Twitter, Skype, Hangouts, GitHub, Google Calendar. Lo scopo? Avere un social dove poter condividere e razionalizzare il lavoro, dalle email alle relazioni del team.
Forse il futuro dei nuovi social media consiste in una “sistematizzazione” dei dati che provengono dalle varie fonti, per avere il meglio delle possibilità di ogni singola applicazione. Se Slack alla base è un app di messaggistica, il ricco contributo dei file provenienti dalle altre piattaforme la rende ideale per chi vuole gestire i carichi di informazioni e di lavoro.
Shot Studios
Un social network piuttosto semplice come progetto. Shot Studios, conosciuto come Shot, permette di condividere filmati e video. Con una particolarità: devono essere fantasiosi e divertenti. Un modo per stimolare l’engagement e l’allegria.
Come incentivare questo comportamento? Con un sistema di premiazione: chi ottiene più reazioni finisce tra i contenuti più visti, la sezione “funny”. Tra i finanziatori, Justin Bieber.
Il braccio “social” di Paypal: Venmo
O forse il futuro sono le transazioni di denaro rese semplici, fino a diventare pochi click sullo smartphone. Perfino Poste Italiane ha creato un servizio simile. Venmo fa precisamente questo, e i suoi numeri sono impressionanti. Si parla di un flusso di quasi 7 miliardi di dollari scambiati nel 2015 e la promessa di arrivare a 12 miliardi nel 2016, se il trend regge.
Un portafoglio digitale con un lato social, un feed che (se non propriamente disabilitato, cosa che normalmente gli utenti non sembrano fare) mostrerà tutte le transazioni effettuate.
E voi? Pensate che qualche nuovo social media sfonderà? Condividetelo con noi!