Piano editoriale LinkedIn: ecco alcuni consigli
Studiare, pianificare e programmare le attività è alla base del successo di ogni attività di marketing. Ogni social network ha le sue regole, i suoi pregi e i suoi difetti ma nessuno di essi può essere esentato da determinate attività. Il piano editoriale LinkedIn, visto che la piattaforma può essere gestita come una qualsiasi attività di content marketing, è uno strumento che permette agli addetti ai lavori di ottenere dei risultati di un certo rilievo. Per fare questo però è necessario seguire alcuni consigli.
5 consigli per un piano editoriale LinkedIn efficace
La prima domanda a cui dover rispondere è: “qual è il mio target?”. In base a questo è necessario pensare e definire delle buyer personas, ovvero una rappresentazione generalizzata del proprio cliente ideale. Una volta fatto questo sarà molto più facile creare dei contenuti ad hoc. Per individuare queste personas è necessario incrociare i dati che provengono dalla piattaforma stessa ma anche da altre, come Facebook e Google oltre ai cluster di parole chiave.
Individuato il target è bene avere chiaro qual è l’obiettivo di questo lavoro. Personal branding, lead generation e altro ancora. Ma per lavorare al meglio la destinazione finale non può e non deve mancare perché navigare a vista può rivelarsi deleterio.
Il terzo passo del piano editoriale LinkedIn è la scelta della tipologia di canale da sviluppare sulla piattaforma: può essere un profilo personale, una pagina aziendale oppure LinkedIn Pulse, ovvero il blog interno dove si ha la possibilità di creare degli articoli in maniera approfondita.
Adesso arriva la fase operativa, ovvero quali contenuti pubblicare sui propri canali. Per questo è necessario fare un check delle risorse disponibili andando a capire quali potrebbero essere quelli più interessanti per il mio target. In base a questo lavoro di analisi sarà poi necessario creare anche dei contenuti ad hoc, mixando immagini, video nativi e link di approfondimento.
Last but not least, come si dice in questi casi, è l’analisi dei dati. Un lavoro che può permettere di affinare la tipologia di pubblicazione in modo da soddisfare sempre più le esigenze del target individuato.