Pinterest, il social network delle immagini, è alle prese da qualche mese con una strategia di rinnovamento e di monetizzazione, in particolare per quanto riguarda le “vetrine” e i “cataloghi” presenti in piattaforma ed inseriti dagli utenti.
La nuova strategia prevede delle acquisizioni ed il primo servizio a passare sotto l’egida di Pinterest è Instapaper, un servizio che permette di salvare e leggere in seguito degli articoli precedentemente inseriti all’interno di una pagina web.
Il servizio, fondato da Marco Arment, è stato lanciato nel Gennaio del 2008 ed ha ottenuto fin da subito degli ottimi risultati, arrivando a registrare più di due milioni di utenti nel 2011. Le performance non hanno lasciato indifferenti alcune realtà statunitensi: Betaworks, start-up operante nell’ambito digitale con sede a New York, ha infatti deciso di acquistarla e di svilupparla.
Come funziona Instapaper
Instapaper permette dunque di organizzare i contenuti da leggere attraverso pochi semplici clic: una funzionalità importante da utilizzare nell’epoca in cui gli utenti hanno sempre meno tempo di ricercare contenuti. Il servizio, con relativa app, è disponibile per iOS, Androis e Kindle.
L’articolo prescelto e salvato verrà aggiunto alla coda dei “non letti” e potrà essere successivamente visualizzato su qualsiasi dispositivo. Questo perché l’articolo viene riformattato in maniera automatica e adattato agli schermi dei diversi device, lasciando soltanto un minimo layout leggibile del testo.
Pinterest e Instapaper: il perché della scelta
Almeno inizialmente sembra che Pinterest non intenda unificare Instapaper alla propria piattaforma. A partire da questo molti addetti ai lavori si sono chiesti il perché di tale acquisizione, vista la difficile associazione dei due tools, e gli eventuali benefici che Pinterest potrebbe trarne.
Pinterest però aveva già inserito delle features che permettevano di inserire all’interno degli account dei contenuti da visionare successivamente. Gli sviluppatori di Instapaper sono estremamente formati in questo campo e quindi è logico pensare un rinnovamento proprio di questa funzionalità, magari da implementare anche in ottica offline.
Il board di Pinterest quindi, più che la piattaforma in sé, ha acquisito il know how dei collaboratori di Instapaper per utilizzarlo al fine di sviluppare la propria piattaforma.
Secondo voi la mossa si rivelerà azzeccata?