Pinterest pronto al cambiamento. Il social network ha deciso di puntare su search marketing, la branca del marketing che comprende le attività legate ai motori di ricerca, e audience based buying, cioè la forma di acquisto basata sul targeting e sull’acquisizione di informazioni.
Il modello verso cui sta andando Pinterest con la sua strategia di advertising sarà molto interessante in quanto potrebbe offrire ai brand una soluzione ottimale per investire sulla piattaforma. In particolare il lavoro svolto dal board di Pinterest porterà la piattafoma ad ospitare la stessa tipologia di keyword che gli inserzionisti possono già acquistare su Google.
Familiarità e semplificazione, quindi, per un settore sempre più ad alta competizione ed in cui si assottiglia in modo esponenziale la probabilità di guadagno.
Perché Pinterest si rinnova?
In un settore in cui ogni giorno vengono proposte novità è facile “restare al palo”. Per evitare questo e garantirsi un futuro maggiormente sostenibile Pinterest ha deciso di avvicinare domanda ed offerta aprendosi in maniera totale. Una mossa fondamentale se pensata in ottica dei dati: infatti su Pinterest il 55% degli utenti ricerca e acquista prodotti. Una predisposizione alla shopping ed un atteggiamento che facilita il compito delle aziende e permette loro di prevedere volumi di vendita più alti rispetto ad altre piattaforme in cui molti utenti vedono soltanto un momento ludico.
“In precedenza, non abbiamo mai parlato con una società o un’agenzia di search marketing – spiega Jon Kaplan, Head of Global Sales di Pinterest – Quindi vuol dire che non ci siamo mai realmente avvicinati alle persone che acquistano, anche se abbiamo più di due miliardi di ricerche mensili sulla piattaforma.”
Pinterest, dal canto suo, ha tutta l’intenzione e la volontà, alla luce dei cambiamenti della società attuale, di creare l’infrastruttura necessaria a portare la domanda alla piattaforma.
“Quello che stiamo facendo – prosegue Kaplan – è la costruzione di quella che chiamerei una piattaforma di prestazioni che farà un lavoro molto sofisticato di audience-based buying e attingerà informazioni direttamente dall’intento della ricerca.”
Un modo veramente interessante di approcciarsi ai brand e di metterli in condizione di ottenere ottimi risultati di vendita. Adesso la parola passa direttamente a loro: solo allora potremo percepire la reazione degli utenti.
Ma intanto, voi che ne pensate? Ditecelo nei commenti