Posizionamento SEO: quali sono gli scenari per il futuro e quelli in cui ci troviamo ora? Se ne parla ancora perchè Google nel Maggio 2017 ha dichiarato che alcune cose sarebbero cambiate. Il motivo? Molto ai cambiamenti introdutti da Google si devono all’allarmante diffusione delle fake news, di cui avevamo parlato in precendenza.
Google però non rinuncia ovviamente al suo scopo principale, il core business che l’ha portato da progetto in competizione con altri motori di ricerca negli anni 90 a (ci scusiamo con Bing) leader incontrastato e induscusso del settore: orientare l’utente internet nell’infinito bacino di dati del web.
Ricordiamo per chi non lo sapesse che la tecnologia alla base di Google è l’algoritmo Page Rank, il principale responsabile della SERP di ogni sito, affiancato da alcuni algoritmi che lo perfezionano.
Posizionamento SEO: “fregare” Google
Dal baklinking fraudolento, a utenti fantasma, sono stati innumerevoli i tentativi di aumentare la propria visibilità su Google anche con metodi scorretti. E continuano tuttora: per questo Google ha messo al lavoro un numero di tecnici che si occupano di scoprire tutti i tentativi, per così dire, di sofisticazione dei propri risultati.
Anche chi crea fake news o contenuti offensivi cerca di diffonderli il più possibile: nei social, e persino nella ricerca organica di Google. A fianco nel nuovo progetto Project Owl, che mira a “snidare” i contenuti palesemente fuorvianti e a farli segnalare dagli utenti stessi. Anche se secondo i dati di Google una percentuale piuttosto ridotta del traffico del motore di ricerca ha a che fare con questo fenomeno.
Accanto alle macchine, Google schiera un team “umano”, “Search”. Quest’ultimo si preoccuperà di valutare da un punto di vista della qualità dei risultati e delle loro modifiche dovute alle ultime migliorie di Google. Anche se gli umani non avranno la possibilità di cambiare direttamente la SERP, i loro rilievi verranno tenuti in considerazione per sottoporre gli algoritmi a nuove modifiche che li ingloberanno. Insomma, un lento lavoro di screamtura effettuato da Search.
Posizionamento SEO: altre novità
Due dei tradizionali fattori di posizionamento per il SEO sono la presenza delle parole chiave (da ripetere all’interno di un testo) e la data in cui il contenuto è stato postato o aggiornato. Negli ultimi aggiornamenti di Google è stato perfezionato questo meccanismo, anche se tutti hanno esperienza di risultati un po’ vecchi nella ricerca di qualche informazione che richieda qualche scroll down della pagina. Ecco, Google vuole fare “retrocedere” pian piano tutti i risultati in base alla data.
Come? Attraverso il completamento automatico, che suggerisce ricerche recenti, e i Featured Sinppet, che mostrano un riepilogo del risultato per aiutare l’utente a valutarne la pertinenza. Con il nuovo aggiornamento gli utenti saranno in grado di valutare e segnalare i contenuti inappropriati o errati proposti.
Tutti questi piccoli e grandi cambiamenti (rimane in realtà un po’ un mistero spiegare come funziona Google e capire tutti i piccoli test che svolge continuamente per migliorarsi) comunque avvantaggeranno, sul lungo periodo, le pubblicazioni di qualità a svantaggio di chi alimenta meccanismi deleteri come la disinformazione. Tema che non mancherà di avere ricardute dal punto di vista etico, perchè strettamente imparentato con una parola un po’ scomoda, detta censura.