L’advertising digitale, com’è ovvio, sta ricoprendo un’importanza sempre maggiore per quanto riguarda gli investimenti pubblicitari. Il digitale avanza e così. di pari passo, la pubblicità relativa ad esso. Un nuovo modo di fare pubblicità online è il Programmatic Advertising, ovvero l’acquisto di spazi pubblicitari online attraverso software che riescono ad automatizzarne e ottimizzarne il processo stesso. Un giro d’affari che nel 2016 ha toccato la strabiliante quota di 300 milioni di euro, pari al 25-30% del totale del display advertising.
Cos’è e come funziona il Programmatic Advertising?
La definizione di Programmatic Advertising l’abbiamo data,a desso non resta che elencarne i principi fondamentali che lo caratterizzano. Innanzitutto, come si evince dal nome, è una modalità progrmmatica, ovvero avviene tutto all’interno di piattaforme automatizzate. Poi è real-time, infatti l’acquisto dello spazio avviene nel medesimo momento in cui è disponibile, ed è datat-driven, infatti la logica non è più l’acquisto dello spazio bensì dell’audience presente in quel momento.
Ma come funziona il Programmatic Advertising? L’incontro tra domanda e offerta avviene secondo tre modalità ben distinte:
- Acquisto diretto: ovvero il processo più comune, infatti si basa su una completa trasparenza dei costi e sul pieno controllo dei media.
- Utilizzo dei marketplace ad exchange: si utilizzano piattaforme come Facebook Exchange, Right Media e altre ancora con lo scopo di semplificare la vendita e l’acquisto dai publisher ai vari network. In questo caso si acquistano le impression in tempo reale e non più il semplice spazio libero.
- Utilizzo di ad network: queste piattaforme invece svolgono la funzione di intermediari, infatti acquistano l’inventory e poi lo rivendono agli inserzionisti interessati. Tra i maggiori utilizzatori di questa modalità troviamo Google, Yahoo e Microsoft.
Anche le campagne però possono essere diverse. Ne esistono in quattro tipologie:
- Programmatico Diretto: un processo di vendita tra publisher e inserzionista che ricalca il metodo tradizionale.
- Marketplace Privato: l’accordo qui è riservato ma pubblico, il prezzo invece viene concordato prima
- Asta chiusa: non tutti possono partecipare a questa asta ma solo un numero determinato di partecipanti.
- Asta Pubblica: il contrario della precedente opzione, qui infatti l’inventory è a disposizione di tutti.
Ma perché scegliere le campagne di Programmatic Advertising? Sicuramente per una velocizzazione del processo di compravendita ma non solo: per i publisher è sicuramente una nuova fonte di approvvigionamento, mentre per gli inserzionisti permette una riduzione nei costi di gestione delle campagne e una modalità nuova per intercettare un target ben definito.