Andando sul sito ufficiale troverete la tag line”Rhapsody is becoming Napster”, perché oramai il dado è stato tratto: Rhapsody diventa Napster.
Rhapsody cos’è
Sicuramente la maggior parte di voi ne avrà già sentito parlare, ma è bene rinfrescare la memoria a tutti: Rhapsody è infatti una piattaforma di rete da cui è possibile ascoltare musica in streaming online che vanta 1 milione di utilizzatori. Tramite Rhapsody è così possibile ascoltare i vostri brani preferiti quando si vuole e su qualsiasi device si ha a disposizione (si può scegliere fra oltre 70) quali smartphone, Pc, laptop, console per video game, tv e stereo internet-connected, dvr, lettori portatili, tablet e molto altro. Vanta inoltre un catalogo infinito di 13 milioni di brani digitalizzati accessibili. Cerchiamo ora di capire come Rhapsody diventa Napster.
Rhapsody diventa Napster: storia di una metamorfosi
Per spiegare come, quando e perché Rhapsody diventa Napster proviamo a ripercorrere la vita del colosso della musica Napster, che in due decenni ha infatti mutato la sua forma. Il servizio è passato da essere uno dei primi servizi dedicati al download dei file musicali non autorizzati, attraverso reti peer-to-peer, ad una piattaforma di streaming musicale che opera nella piena legalità.
Nel 2011 il gruppo Rhapsody ha assorbito il colosso, snellendo progressivamente le proprie attività, fatto testimoniato da alcune voci direttamente dall’ufficio di San Francisco che parlano di licenziamenti ai piani alti in corso anche negli ultimi 6 mesi.
Per la precisione, la parte di Napster che Rhapsody ha acquistato è conosciuta con il nome di Pressplay. Questo significa che è la seconda volta che un servizio di musica già esistente e consolidato decide di cambiare il proprio nome sfruttando quello del colosso musicale Napster, anche se il servizio offerto è ben lontano da quello disponibile quando nel 2001 il colosso era stato citato in giudizio e condannato.
Rhapsody diventa Napster: il rebranding
Credo che la decisione di cambiare il nome da Rhapsody a Napster oramai sia chiara anche ai sassi: Napster vanta una brand reputation molto forte nel mondo. Tutti conoscono Napster, forse non tutti hanno sentito parlare di Rhapsody. Ecco svelata così la scelta di questo rebranding annunciato con poche righe di spiegazione e anche relativamente improvviso.
Secondo quanto detto dal CEO però questo cambio di forma non ne porterà uno di sostanza: infatti rimarrà immutata la natura del servizio e anche il costo dell’abbonamento mensile richiesto agli utenti.
“Nessuna modifica alle playlist, preferiti, album e artisti. Stessa musica. Stesso servizio. Stesso prezzo. 100% la musica che ami. Restate sintonizzati!”
Pare che non ci resti altra alternativa che stare ad ascoltare musica e osservare come Rhapsody diventa Napster: sarà un tentativo vano di ridare vitalità ad servizio che non è mai riuscito davvero a fare breccia nel cuore del pubblico, o la scelta vincente che lo porterà nell’olimpo del successo? L’unico modo per scoprirlo è restare sintonizzati. Stay tuned!