Twitter ha dimostrato nel tempo una certa difficoltà a monetizzare la sua base di utenti. Benché il network abbia un buon numero di iscritti attivi, questi tendono a crescere lentamente, così come sono relativamente lente le innovazioni di prodotto. Queste criticità sembrano scoraggiare gli investitori, che sono invece maggiormente attratti da business che crescono più in fretta.
Il social del microblogging è in difficoltà ormai da molto tempo. Non è certo un mistero che Twitter stia cercando un acquirente. A questo proposito si sono succedute voci che hanno riguardato molti potenziali finanziatori: Apple, Microsoft, Disney, Salesforce. Ma tutti dopo aver manifestato interesse per la società si sono gradualmente ritirati.
Se Twitter a metà del 2016 valeva tra i 16 e i 18 miliardi di dollari, dopo la rinuncia delle società interessate il valore del social network è sceso fino ad arrivare a circa11,5 miliardi di dollari.
D’altra parte Snapchat è al centro degli interessi degli investitori e ha un valore di mercato che è il triplo di Twitter. L’acquisizione della piattaforma dell’uccellino azzurro potrebbe avere un importante valore strategico per Snapchat.
Le fusioni di social diversi possono funzionare: Facebook e Instagram ne sono un esempio. L’acquisto di Twitter per Snapchat sarebbe l’unione di 2 mondi: il microblogging con le sue dirette e il social della messaggistica istantanea.
Snapchat + Twitter
C’è un aspetto che accomuna entrambe le piattaforme: sia Twitter che Snapchat hanno lavorato ad accordi per portare sulle loro piattaforme gli avvenimenti sportivi live. Twitter in particolare ha puntato ad enfatizzare al massimo la funzione video dal vivo.
Un altro motivo che potrebbe spingere Snapchat ad acquistare Twitter potrebbe essere la differenza demografica del target di riferimento: se Snapchat è il social dei più giovani, Twitter è maggiormente utilizzato da adulti. Quindi la fusione consentirebbe di ampliare il raggio di azione. Snapchat in particolare potrebbe continuare a mantenere la propria identità di social orientato ai più giovani senza snaturarsi e al tempo stesso avere accesso attraverso Twitter ad un target diverso e aprirsi nuove prospettive di business.
Una fusione renderebbe possibile per Snapchat la distribuzione dei contenuti con modalità maggiormente ramificata e orizzontale e quindi non più solo video e messaggi che durano 24 ore. Questo li renderebbe più competitivi nei confronti di altri social.
Ci sono però anche altre considerazioni: per un social centrato sui video come Snapchat è molto più facile catturare gli investimenti pubblicitari dei brand rispetto a Twitter.
L’unione dei due network creerebbe probabilmente l’unico vero rivale di Facebook nel mondo social.
In effetti Zuckerberg è sempre stato un estimatore di Snapchat, tant’è vero che nel 2013 ha tentato di acquisirlo, ma senza successo. L’introduzione della funzione Storie, presa direttamente da Snapchat è la prova che Facebook guarda al network del fantasmino come ad un avversario temibile.
Rimane comunque il fatto che finora non ci sono state offerte ufficiali e le due società hanno preferito non commentare questa indiscrezione.
Il futuro di Snapchat
Dopo un brillante esordio in borsa Snap Inc. ha visto con il passare dei giorni le proprie quotazioni scendere. Gli analisti imputano questo andamento a più fattori.
Il calo delle quotazioni in borsa di Snap potrebbe anche essere stato influenzato dal fatto che oggi il mercato è più debole e risente delle tensioni geopolitiche di questo periodo, un mutamento di scenario rispetto al giorno in cui il titolo di Snap è approdato in borsa.
Ma esistono anche altri motivi: Snap si presenta sul mercato come una “camera company”, orientata al mercato dei prodotti hardware come i droni e gli Spectacles (occhiali videocamera), quindi non solo e necessariamente al mondo social. Gli obiettivi della società non sono ancora del tutto chiari, in altre parole si presenta come un’azienda promettente ma ancora giovane.
Inoltre le azioni messe sul mercato non danno diritto di voto agli azionisti.
Quindi in questo momento non è facile fare previsioni. Potrebbe avere successo come è accaduto a Facebook, oppure potrebbe seguire la sorte di Twitter che sta considerando la possibilità di lasciare Wall Street.
Fonti: TechCrunch, Il Sole 24 Ore, Rai News