Una tendenza in atto in tutto il mondo quella di informarsi e ricercare notizie sui social media: adesso però ci sono anche i numeri a supporto di questa tesi.
Lo studio che ha certificato il primo sorpasso dei social network a discapito della tv porta la firma dell’Istituto Reuters di Studi sul Giornalismo: una ricerca supportata da enti come Google e Bbc e condotta da YouGov su 50 mila persone residenti in 26 Paesi di tutto il mondo.
I social media e l’informazione: ecco alcuni dati
Da questa ricerca sono emersi alcuni dati molto interessanti: ad esempio, circa la metà (51%) degli utenti internet utilizzano i social come Facebook e Twitter per accedere alle notizie.
Invece il 28% dei ragazzi compresi tra i 18 e i 24 anni utilizzano i social per le news, mentre coloro i quali utilizzano ancora la tv sono “soltanto” il 24%.
Le fonti che vengono più spesso prese in considerazione sono Facebook, YouTube, Twitter e persino WhatsApp.
Questa “rivoluzione” in atto però non colpisce allo stesso modo tutti i Paesi presi in esame: l’Italia, per esempio, è in leggera controtendenza.
Nel rapporto dedicato al nostro Paese si evince come, a causa di una minor abitudine ad utilizzare il Web e di una inattaccabile predominanza della televisione, sia proprio il vecchio media ad avere la meglio a discapito dei social.
Anche in Italia Facebook e Twitter sono molto utilizzati per l’accesso alle informazioni ma si attestano su volumi molto più ristretti rispetto agli altri competitor.
Lo studio però non si è fermato a questo ed ha analizzato anche altre tipologie di dati, infatti è emerso che a livello globale anche le donne si stanno avvicinando ai social media in quanto fonti di notizie.
Alcune considerazioni….
Ovviamente quanto appena letto è molto importante per lo sviluppo digitale dei diversi Paesi, ma insieme a questo deve esserci un insegnamento culturale, inteso come sensibilizzazione, volto a comprendere le dinamiche di questi “nuovi” strumenti.
In molti si limitano a condividere notizie a partire dal titolo e senza vagliare il contenuto: è proprio qui che affonda la disinformazione che ogni giorno riempie le nostre bacheche e permette a bufale insensate di prendere sempre più piede nell’opinione pubblica.
E voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti…