Social Media localizzazione: 1 Puntata #CSMtips
Social media localizzazione. Dove vi trovate e quali sono i vostri gusti. GPS e un profilo preciso delle nostre abitudini. Parliamo di Foursquare e Google+ Local, che, ognuno in modo peculiare, del posizionamento fisico degli utenti ha fatto un Business: ecco due case studies su social media localizzazione.
Social media localizzazione: Foursquare
Nonostante le ultime controverse dichiarazioni del suo investitore principale, Fred Wilson, secondo cui Foursquare avrebbe perso progressivamente il suo status di social network per diventare una data company. Nonostante il lungo declino delle azioni. Foursquare rimane tuttora il principale esempio di social network basato sulla geolocalizzazione.
Anche se sono lontani in giorni gloriosi un cui la mission sarebbe stata addirittura quella di competere con Facebook e Twitter, la società è ancora solida, tanto da attirare investimenti e credere nel nuovo SEO, fresco di nomina, Jeff Glueck.
Foursquare, sinonimo di geolocalizzazione, è andato incontro a numerose update, soffrendo progressivamente per la competizione di Tripavisor e Yelp (un servizio rivale di San Francisco) fino al rilascio dell’ultimissima feature Trip tips, che permette di richiedere, tramite i social network, consigli alla nostra cerchia sociale per quanto riguarda I dettagli di viaggio.
Un punto di svolta fondamentale nella storia di Foursquare e della geolocalizzazione è stato il lancio di Swarm, una app il cui funzionamento è simile a quello di Facebook Nearby Friend e che permette di “scovare” amici nelle vicinanze. L’app ha cambiato parzialmente le regole del check in, il log-in sulla piattaforma. Un ulteriore upgrade ha sfruttato il database di 5 miliardi di check in per permettere di trovare luoghi di ristorazione in base ad una selezione molto accurata di dati. Mossa, questa, per concorrere con Yelp.
Geolocalizzazione: Foursquare si rinnova
L’interfaccia di Foursquare va spesso incontro a modifiche, arrivando ora a quasi una decina di release. Le release hanno spesso cambiato funzioni e grafica. L’ultima abbandona alcune delle funzioni essenziali del social network, come il check in, dirottate su Swarm permette una selezione di locali rinnovata, in base ai gusti personali.
Foursquare quindi si rinnova, puntando tutto sul profilo che ci richiede di compilare al momento dell’iscrizione e che non solo ci geolocalizza, ma esplora nel dettaglio le nostre “voglie”. E una funzione del social network è quella di condividere con la nostra cerchia di amici I nostri gusti.
Ecco quindi spiegato il suo motto: “Portarvi nei posti che amate”. All’insegna della più totale “personalizzazione”.
Tutto questo però ha lasciato perplessi gli osservatori a causa di un evidente problema di privacy. più dati significa automaticamente meno libertà di movimento. E giustificando in parte le parole provocatorie di Fred Wilson riportate all’inizio. Gli analisti hanno anche osservato una crescita. Non una crescita simile al boom iniziale, ma certo una risalita.
Social Media localizzazione: Google+ Local
Anche Google, con alterne fortune, ha tentato di entrare nel ricchissimo mercato di social media localizzazione. Diciamo con alterne fortune perchè gli stessi utenti a volte hanno difficoltà ad orientarsi con le offerte del motore di ricerca, che domina il mercato delle ricerche ma che con i suoi numerosissimi team di lavoro propone alternative in tutto il settore IT. Un esempio è la confusione generata dal sovrapporsi di Google+ Local e Google+ Business.
La pagina di Google+ Local permette ai vostri potenziali clienti di raggiungere facilmente, e fisicamente, la vostra attività. Aprendo infatti una scheda Google+ Local per la vostra attività, direttamente collegata con il famoso servizio Google Maps.
Naturalmente il servizio non sarebbe social se non desse la possibilità di condivisioni e recensioni. Ecco quindi che una pagina Google+ Local, riconoscibile dall’icona che ci avvisa che siamo in una pagina di geolocalizzazione, si arrichisce della possibilità di votare le recensioni (da 1 a 5 stelle), che verranno mostrate da un algoritmo che ne valuterà l’utilità.
Ma non solo. è inoltre possibile, chiaramente, condividere le informazioni con I propri follower.
Se una volta loggati su Google+ è possibile ovviamente effettuare ricerche sulle pagine Local, non poteva non esserci un’integrazione tra il motore di ricerca e le sue pagine. Ecco quindi che basterà digitare sulla barra di ricerca “tipologia di azienda” abbinata ad una “località”. Un perfetto esempio di fusione tra social media localizzazione reso possibile da Local Graph. Che renderà subito possibile leggere tutta una serie di dati a proposito dell’azienda.
La pagina Google+ Business al contrario è una pagina non legata alla geolocalizzazione. Si tratta di una pagina ideale per chi non voglia, per qualunque motivo, non rendere legata al territorio la propria attività. (In un contesto “fluido”, tra l’altro, sono sempre di più le attività imprenditoriali, per così dire, immateriali e che offrono servizi slegati dal territorio). Google+ Business è una pagina che permette un livello di dettagli molto ricco, per quanto riguarda la descrizione della propria impresa, ma non la sua geolocalizzazione.
Google+ Local: trucchi utili
Appare quindi ovvio che Google+ Local sia più adatta per comunicare informazioni locali e specifiche, mentre Google+ Business è perfetta per un tipo di comunicazione Corporate.
Fate attenzione che spesso la pagina Google+ Local è creata automaticamente.
Social Media localizzazione: si tratta di un elemento molto importante per le aziende, specialmente nell’ottica della penetrazione del mobile, vero punto forte del tracking GPS. Aggiornare la scheda Local permette inoltre di ottenere un ranking migliore nel search engine. La pagina – opzione molto interessante – permette inoltre di tracciare la provenienza dei propri clienti grazie a speciali codici di direzione. è anche possibile vedere con quali keyword siamo stati trovati, in perfetto stile Google.
Un elemento molto utile, per capire dove e se il nostro marketing e social media marketing stanno funzionando! Un’altra ghiottissima opportunità che nasce dall’incontro tra social media e geolocalizzazione, mercato a dir poco in espansione. Una vera e propria strategia per il Local.
Vediamo brevemente alcuni aspetti per creare una buona scheda Google+ Local. Prima di tutto, scegliete accuratamente le foto, realistiche, della vostra impresa. è importante che I clienti ritrovino, chiaramente, la stessa atmosfera che si aspettavano. Magari caricate video (Google+ Local accede automaticamente ad un account Youtube) che mostrino la vostra attività, oppure una classica carrellata di prodotti, sempre efficace ed economica, con un buon videomaker.
Non occorre ribadire che le informazioni devono essere aggiornate e complete, particolarmente per quanto riguarda gli orari. Create inoltre un testo interessate e semplice, che descriva la vostra impresa in modo efficace, diretto e accattivante. Tutte strategie che servono nel nuovo settore della Social Media localizzazione.
Come si vede, il mercato di social media localizzazione è in fermento. Sta alle aziende ora aggiornarsi per diventare sempre più Local, tenendo presente quindi che nel web esistono strumenti come Foursquare e Google+ Local.