Social Media e Politica: come usano i social i premier europei?
Quello tra Social Media e Politica è ormai un legame di forte interdipendenza. Costruire un forte pubblico sui profili social può svolgere un ruolo importante nella strategia governativa di interi stati e nazioni.
I politici di tutto il mondo utilizzano sempre più frequentemente i social media per aumentare il sostegno del loro gruppo di lavoro, il contatto con gli elettori e la diffusione del loro messaggio.
Social Media e Politica: ricerca
La società di consulenza nella comunicazione e nel marketing digitale Doing, che – con sede a Milano, Roma, Torino e Modena – si posiziona come la più grande realtà indipendente del settore, ha svolto una ricerca quali-quantitativa delle migliaia di contenuti pubblicati in rete nel 2015 da 6 leader politici europei: Renzi, Merkel, Rajoy, Hollande, Cameron e Tsipras.
Gli sviluppi della ricerca (consultabili online) sono stati presentati il 14 marzo a Roma, alla Camera dei Deputati, durante uno speciale evento realizzato in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare per l’Innovazione tecnologica.
A sostegno dell’importanza dell’argomento, e per contribuire allo scambio di opinioni in merito, è stato lanciato per quell’occasione l’hashtag #PrimeSocialMinisters, dal nome dello studio condotto.
Social Media e Politica: risultati
La società Doing ha analizzato per un intero anno (da gennaio a dicembre 2015) l’attività social dei sei leader europei sopra nominati, focalizzando la propria attenzione su 3 aspetti principali: popolarità, contenuto, engagement.
Il titolo di leader più seguito su Facebook va ad Angela Merkel (con una fanbase di oltre 1,6 milioni di utenti). Il picco di popolarità della cancelliera tedesca è stato registrato nel settembre 2015 quando ha difeso la sua politica di accoglienza nei confronti di chi sfugge dalla guerra.
Con una fanbase di quasi 850mila utenti, Renzi è il terzo leader europeo più popolare su Facebook. Per quanto riguarda le attività su Twitter, tra i sei leader esaminati, Renzi non è quello che pubblica più contenuti ma è colui che interagisce di più: nel 2015 sono stati pubblicati 583 tweet di cui il 16% risposte e il 23% retweets.
Un record tutto italiano: Renzi è il leader che ha il maggior numero di follower su Twitter (2.177.652 al 31 dicembre 2015) e che vanta la crescita maggiore della propria popolarità, seguito da Holland, Rajoy, Cameron e Tsipras. Il Tweet che ha fatto guadagnare più follower al premier è stato quello del 14 novembre (+6.900) in cui ha espresso solidarietà al popolo francese dopo gli attentati.
Le peggiori performance social sono quelle del premier spagnolo Rajoy che su Facebook ha pubblicato 313 post di cui: 97 video, 81 album, 62 foto, 39 link e 34 aggiornamenti di stato.
Social Media e Politica: conclusioni
I social media sono probabilmente i più potenti strumenti politici mai creati. Naturalmente non si tratta solo di strumenti per inviare alcuni messaggi politici piuttosto che altri.
Come nel mondo del business e del social media marketing, anche per la politica l’aspetto più potente dei social media è che permette di connettersi e di conversare direttamente con le persone (elettori) in un modo che si distacca totalmente dai metodi tradizionali.
Social Media e Politica legano con un filo diretto le persone che detengono il futuro della nostra vita nelle loro mani. Permettendo a loro – inoltre – di ottenere un grado di visibilità senza precedenti, che suscita interesse e coinvolgimento.
Costruire un forte “pubblico sociale” può svolgere un ruolo importante nella strategia governativa dei leader politici. A questo proposito è chiaro che Social Media e Politica giocano un ruolo importante nel fare in modo che le persone votino, e questo i leader europei (e mondiali) lo sanno bene.