L’anno si sta per concludere ed oltre a tracciare un bilancio del lavoro svolto e dei risultati ottenuti è necessario analizzare quali saranno i Social Media trend 2020 e comprendere come poterli sfruttare al meglio all’interno della propria strategia di marketing. Quest’anno i dati sono stati raccolti da Talkwalker e Hubspot, che grazie ad interviste ad esperti, influencer e altri professionisti, hanno realizzato l’ebook gratuito “I social media trend da seguire nel 2020”. In questo articolo riportiamo i più significativi.
I 4 Social Media Trend 2020 tra Tik Tok, AI e lotta alle fake news
Il primo vero e proprio trend del 2020 sarà TikTok, nato nel 2016 e che proprio in questi ultimi mesi del 2019 è cresciuto fino a diventare un vero e proprio fenomeno. 750 milioni di utenti attivi e oltre 2,6 milioni di menzioni sui social non sono certo numeri di nicchia. Quindi questa piattaforma, nata con la finalità di conquistare la Generazione Z, sarà al centro del dibattito durante il prossimo anno, sia per quanto riguarda una mera analisi sia per le best practice da mettere in atto per sfruttarne le potenzialità.
Il 2020 sarà anche l’anno di una maggiore consapevolezza nell’uso dei social media, infatti sempre più utenti comprendono quanto questi strumenti riescono ad influire sulla loro salute mentale e decidono dunque di avviare azioni per ridurne l’utilizzo, anche a costo di chiudere alcuni account (non tutti) ritenuti “superflui”. Il Digital Detox, ormai, è parte integrante del panorama e con questo i brand e le aziende dovranno confrontarsi, magari rendendo maggiormente trasparente il rapporto con i propri follower.
Realtà aumentata e realtà virtuale. Ecco altri due elementi fondanti alla base dei Social Media trend 2020 vista la sempre più pressante richiesta di contenuti coinvolgenti e partecipativi. Quali migliori strumenti se non questi? Ed è proprio per questo che nel nuovo anno, grazie al 5G e ai nuovi smartphone con lenti con profondità 3D, questa tipologia di contenuti è prevista in netto rialzo.
Le fake news e la privacy, invece, hanno occupato gran parte della scena di quest’anno. In risposta a tale fenomeno è aumentata, sia negli utenti che nei brand, la necessità di regolamentazione. C’è anche sempre più sfiducia in ciò che le aziende fanno coi dati personali e quindi per questo è previsto un cambio di abitudini negli utenti, che potrebbero preferire interazioni “private” (WhatsApp e Telegram) rispetto ai social “pubblici”.