Vecchie foto, post, tag, like, gusti musicali: Stalkscan.com mostra quello che è visibile a tutti del proprio profilo o di una pagina Facebook.
Stalkscan: cos’è
Stalkscan: come funziona
Una volta effettuato l’accesso sulla piattaforma, basta inserire nell’apposita casella l’URL del profilo desiderato per avere accesso a tutti i dati che l’utente specifico – che non necessariamente è nella lista personale degli amici – ha lasciato pubblici o a disposizione delle cerchie in comune.
Tra i contenuti da tenere sotto controllo:
- Video (magari) risalenti al decennio scorso e caduti nel dimenticatoio, ma rimasti alla mercé della Rete per colpa di un’impostazione errata nella privacy della bacheca;
- Luoghi frequentati, o recensiti, eventi in calendario;
- Foto scattate dagli amici, nascoste dal diario ma senza aver rimosso il relativo tag;
- Commenti lasciati sulle bacheche o sulle foto altrui, e perfino like distribuiti su bacheche, pagine e album altrui nel corso di un’intera esistenza digitale;
Se ci pensiamo bene, queste sono solo alcune delle informazioni che seminiamo sul terreno di Facebook senza rendercene conto. Stalkscan è in grado di organizzarle all’interno di un’interfaccia completa e semplice da utilizzare.
Stalkscan: feauture
Il sito permette di effettuare ricerche estremamente precise. Per finestra cronologica, per età, sesso e categorie delle persone coinvolte (amici degli amici, familiari, colleghi, eccetera).
Nonostante questo, non è un vero e proprio strumento da hacker: non forza alcun tipo di accesso al social network, né ruba contenuti cui non dovremmo avere accesso. Anzi: le informazioni che visualizza sono già disponibili partendo dal nostro profilo — sono semplicemente difficili da trovare, ma visibili per incuranza, distrazione o disattenzione da parte dei legittimi proprietari.
Le pagine dei completi sconosciuti offrono dunque meno dati, così come quelle di chi è in grado di padroneggiare alla perfezione le proprie impostazioni.
Non passerà molto tempo prima che la società di Zuckerberg sospenda l’accesso di Stalkscan alla propria piattaforma, per violazione dei termini del servizio e il sito diventi così inutilizzabile.
Non è neppure la prima volta che Graph Search viene messo sotto accusa per la facilità con la quale permette di aggregare informazioni di questo genere.
Poco conta: il sito creato da De Ceukelaire dimostra con grande semplicità e forza che bastano le giuste competenze e un po’ di pazienza per estrarre dai profili meno blindati dettagli estremamente specifici, e che parte delle informazioni che produciamo sul social network non è sotto il nostro diretto controllo.
Fonte: lastampa.it