Storia di Amazon: brand story del grande fiume
È la piattaforma e-commerce più famosa del mondo e un vero modello di business:
… se considerassimo le web community come paesi, oggi Facebook con i suoi 1,6 miliardi di “abitanti” sarebbe più grande della stessa Cina. YouTube e Whatsapp sarebbero appena più “piccoli” dell’India. Instagram più grande degli Usa e Amazon più grande del Brasile.
(da la Repubblica)
Da Cadabra ad Amazon
Nasce nel 1994 con il nome di Cadabra.com: il suo fondatore, Jeff Bezos, si proponeva di vendere online libri in tutto il mondo. L’anno successivo avviene il lancio della piattaforma e in quest’occasione Bezos ne cambia il nome con quello del più grande fiume del mondo.
Il primo libro ad essere venduto da Amazon è un saggio: Fluid Concepts and Creative Analogies: Computer Models of the Fundamental Mechanisms of Thought di Douglas Hofstadter.
Una vasta gamma di prodotti e prezzi concorrenziali ne garantiscono un immediato successo: non solo libri ma anche videocassette, CD, software e hardware per arrivare in seguito a includere ogni bene di consumo. Ma è la possibilità di scrivere recensioni sui prodotti che determina la svolta e trasforma un sito di e-commerce in vera e propria community.
Tuttavia gli inizi non sono privi di difficoltà: la piattaforma non supera indenne la crisi delle dot-com che investe internet alla fine degli anni novanta e licenzia più di 1000 dipendenti. Successivamente l’azienda ricomincia a crescere a ritmo sostenuto, caratterizzandosi per un forte orientamento all’innovazione: nel 2007 lancia la prima versione di Kindle, il lettore proprietario di libri digitali, rivoluzionando il modo di leggere di milioni di persone.
Oggi la società che ha il quartier generale a Seattle ha magazzini e sedi di smistamento in tutto il mondo e ha negozi online in Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Giappone, Messico, Spagna, Olanda, Gran Bretagna e Italia.
Secondo la classifica di Forbes, tra le persone più ricche del mondo digitale Bezos oggi risulta al quinto posto con un patrimonio di 45,2 miliardi di dollari, superando di poco Mark Zuckerberg.
Qui si vende di tutto, anche il letame…
La tipologia di beni venduti è la più vasta e non mancano le stranezze: basta digitare “Oggetti Particolari” nel campo di ricerca del negozio online per rendersene conto. Di recente si è anche molto parlato del successo nella vendita di un particolare prodotto indiano: si tratta di panetti di sterco essiccato e compresso utilizzati come combustibile per accendere fuochi e per riti religiosi.
… e non mancano le figuracce
Non sorprende invece la polemica scatenatasi di recente sui social media per un costume di carnevale da piccolo profugo messo in vendita sulla piattaforma: Amazon in seguito alle vivaci proteste degli utenti, pur non essendo direttamente responsabile di ciò che viene messo nelle vetrine del sito, ha provveduto a sospendere la vendita e a togliere dal catalogo il prodotto di pessimo gusto scusandosi con la clientela.
Storia di Amazon: Crea e vendi
Tra i servizi innovativi lanciati dalla piattaforma non si può non citare Amazon Underground che permette di scaricare e utilizzare liberamente centinaia di giochi e app per Android che normalmente sarebbero a pagamento. Amazon versa agli sviluppatori una cifra fissa per ogni minuto di utilizzo dell’app, aprendo quindi un nuovo canale di vendita per chi crea giochi e altre utilità mobile.
L’autopubblicazione di libri è un fenomeno in rapida crescita da alcuni anni a questa parte: un’opportunità che Amazon ha saputo sfruttare appieno grazie alle piattaforme Kindle Direct Publishing (KDP) e CreateSpace.
Con Kindle Direct Publishing gli autori possono pubblicare in autonomia i propri scritti sui dispositivi Kindle, guadagnando il 70% sulle vendite ai clienti e con la possibilità di impostare il prezzo e inserire modifiche nel proprio libro.
CreateSpace, invece, è la piattaforma di autopubblicazione che sfrutta le potenzialità del print on demand: l’autore carica nel sistema il proprio libro in formato pdf e l’utente interessato all’acquisto dell’opera può stampare e acquistare anche una singola copia.
Non solo successi: Fire Phone
Lanciato nel luglio del 2014 doveva essere lo smartphone di Amazon in grado di competere con i più blasonati concorrenti, tuttavia Fire Phone ha deluso le aspettative del pubblico e ne ha decretato l’uscita dalla produzione appena un anno dopo. Tra i motivi dell’insuccesso probabilmente una buona parte è da ascrivere al sistema operativo che non permetteva l’implementazione delle Google App utilizzate abitualmente dalla maggior parte degli utenti mobile.
Amazon tricolore
Il 18 novembre 2010 amazon.it apre i battenti virtuali, riscontrando un immediato successo. Leggendo tra le storie di Amazon dei nostri connazionali troviamo persone che trasformano la propria passione in business, autori indipendenti che attraverso la piattaforma di autopubblicazione fanno conoscere al mondo il proprio talento, artigiani che vendono prodotti ricchi di tradizione e di cultura.
Ma l’innovazione passa anche attraverso i servizi di consegna: Prime Now è un servizio introdotto recentemente che permette agli iscritti, per ora solo a Milano e in zone limitrofe, di ricevere più di 20.000 prodotti in un paio d’ore dalla prenotazione. I prodotti più richiesti sono frutta esotica e verdura, ma anche altri prodotti alimentari di uso quotidiano.
Fattorino per un giorno
L’intenzione sembra quella di cambiare le regole di mercato della consegna a domicilio. Si tratta di Amazon Flex, un programma che trasforma un singolo cittadino privato con un mezzo proprio in un fattorino in grado di consegnare i pacchi di Amazon direttamente a casa dei clienti. Il servizio finora sperimentato solo in alcune città USA è nato per supportare il servizio Prime che prevede micro consegne in tempi ristretti, ma sembra che la società voglia estendere questo sistema anche alle consegne standard.
Ma la rivoluzione nella distribuzione sembra appena incominciata per Amazon: il programma Prime Air promette consegne in mezz’ora con i droni e sembra che la sperimentazione potrebbe giungere al termine molto prima di quanto si pensasse; superato l’ostacolo della legislazione e dei regolamenti degli Stati Uniti i droni di Amazon potrebbero diventare presto una realtà.
Prime Day: per festeggiare i 20 anni di attività
Il 15 luglio scorso Amazon ha festeggiato i suoi primi 20 anni di attività con un evento: il Prime Day Amazon durante il quale i clienti hanno potuto acquistare moltissima merce in catalogo a prezzi particolarmente vantaggiosi. Impressionanti le cifre registrate durante la giornata: sono stati ordinati 398 prodotti al secondo per un totale di 34 milioni in tutto il mondo.
In Italia gli oggetti più venduti sono stati: dispositivi mobile, memory card, hard disk, app e altri beni tecnologici, ma anche attrezzature per il benessere e il fitness.
Il Prime Day non è stato però un giorno solo di successi: l’evento infatti ha registrato sui social una consistente quantità di critiche da parte degli utenti non soddisfatti della qualità delle offerte e della quantità di merce disponibile, che in effetti si è esaurita a poche ore dall’inizio dell’evento.
Storia di Amazon: Paghi con un selfie
La possibilità di effettuare un pagamento online senza ricorrere a password o pin già sperimentato da Mastercard sembra interessare molto anche Amazon che ha già depositato una richiesta di brevetto per un sistema di autenticazione che identifichi un utente attraverso una fotografia o un video.
Sono trascorsi 20 anni dalla vendita del primo libro e Amazon non ha ancora perso la voglia di stupire perseguendo con costanza un’attenta politica orientata alla continua innovazione.
Fonti:
Wikipedia, Fastweb, Amazon, la Repubblica, Wired, La Stampa, Webnews, Macitynet, Ninjamarketing, Il Sole 24 Ore