Twitter chiude Vine, addio all’app di condivisione dei video brevi

Twitter chiude Vine. L’applicazione per pubblicare loop di brevi video sarà disattivata tra qualche mese, ma resterà online il suo archivio.
Twitter chiude Vine: cos’è Vine
Vine è (o meglio, era) il servizio di Twitter per pubblicare brevi video. Al tempo il social network aveva puntato molto su questa nuova funzionalità. La speranza era che potesse diventare uno spazio per nuovi creativi – come è stato in questi anni YouTube con il fenomeno degli “youtuber” – con milioni di visualizzazioni per ogni loro video.
Twitter aveva acquisito Vine verso la fine del 2012, quando la startup era ancora al lavoro sulla sua applicazione, ed è stata messa online nel gennaio del 2013.
All’epoca il social network riteneva che Vine potesse essere una buona soluzione per creare brevi video da condividere facilmente su Twitter con l’obiettivo di aumentare il suo traffico.
Da allora l’applicazione ha raccolto qualche milione di utenti, ma non ha mai fatto grandi salti di qualità, nonostante fosse molto apprezzata dai suoi utilizzatori più assidui.
Vine ha dovuto fare quasi da subito i conti con la concorrenza di Instagram, che nel 2013 introdusse una nuova funzione per pubblicare brevi video direttamente nella sua applicazione, già affermata e molto più usata di Vine da poco nata.
Twitter chiude Vine: la riorganizzazione aziendale
Per Twitter gli ultimi mesi sono stati molto complicati, in compenso, oggi la società ha presentato i dati fiscali sul periodo luglio – agosto, ricevendo qualche reazione positiva da analisti e investitori.
Twitter ha prodotto ricavi per 616 milioni di dollari. Gli utenti attivi al mese sono passati dai 313 milioni del trimestre precedente a 316 milioni, ma l’aumento su base annua è stato piuttosto contenuto.
Nonostante gli sforzi, Twitter continua a faticare ad attrarre nuove iscrizioni e soprattutto a mantenere l’interesse dei nuovi arrivati. Spesso, infatti, abbandonano il social network dopo pochi giorni di utilizzo perché lo trovano più complicato di Facebook.
Twitter sta però cercando di differenziarsi da Facebook, puntando sulle sue funzionalità per avere e commentare notizie in tempo reale.
La riorganizzazione aziendale è stata decisa contestualmente al ritiro delle offerte per l’acquisito di Twitter, ritenuto troppo costoso a una valutazione di 20 miliardi di dollari.
I 350 licenziamenti seguono i 300 già effettuati lo scorso anno, quando il cofondatore di Twitter, Jack Dorsey, è tornato alla guida dell’azienda.
Twitter chiude Vine: il comunicato ufficiale
Nel loro comunicato, i responsabili di Vine dicono che tra qualche mese sarà ufficialmente spenta l’applicazione, ma che i contenuti pubblicati finora continueranno ad esistere.
Non ci sarà quindi il rischio di perdersi i contenuti già creati. Ai proprietari dei singoli account, inoltre, sarà data la possibilità di scaricare i loro video per averne una copia in locale.
L’annuncio è stato dato da Vine contestualmente alla diffusione dei nuovi dati finanziari di Twitter. All’annuncio del taglio del 9 per cento dei posti di lavoro nel social network (circa 350 persone).
Né Twitter, né tanto meno Vine, hanno dato informazioni chiare sulla decisione di chiudere il servizio ma è probabile che rientri nel progetto di riorganizzazione interna di Twitter, per sfruttare meglio le risorse e ridurre i settori meno redditizi.